genesi 26,15-35
15 Tutti i pozzi che avevano scavati i servi di suo padre ai tempi del padre Abramo, i Filistei li avevano turati riempiendoli di terra. 16 Abimèlech disse ad Isacco: «Vàttene via da noi, perché tu sei molto più potente di noi». 17 Isacco andò via di là, si accampò sul torrente di Gerar e vi si stabilì. 18 Isacco tornò a scavare i pozzi d’acqua, che avevano scavati i servi di suo padre, Abramo, e che i Filistei avevano turati dopo la morte di Abramo, e li chiamò come li aveva chiamati suo padre. 19 I servi di Isacco scavarono poi nella valle e vi trovarono un pozzo di acqua viva. 20 Ma i pastori di Gerar litigarono con i pastori di Isacco, dicendo: «L’acqua è nostra!». Allora egli chiamò Esech il pozzo, perché quelli avevano litigato con lui. 21 Scavarono un altro pozzo, ma quelli litigarono anche per questo ed egli lo chiamò Sitna. 22 Allora si mosse di là e scavò un altro pozzo, per il quale non litigarono; allora egli lo chiamò Recobòt e disse: «Ora il Signore ci ha dato spazio libero perché noi prosperiamo nel paese». 23 Di là andò a Bersabea. 24 E in quella notte gli apparve il Signore e disse: «Io sono il Dio di Abramo, tuo padre; non temere perché io sono con te. Ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza per amore di Abramo, mio servo». 25 Allora egli costruì in quel luogo un altare e invocò il nome del Signore; lì piantò la tenda. E i servi di Isacco scavarono un pozzo. 26 Intanto Abimèlech da Gerar era andato da lui, insieme con Acuzzat, suo amico, e Picol, capo del suo esercito. 27 Isacco disse loro: «Perché siete venuti da me, mentre voi mi odiate e mi avete scacciato da voi?». 28 Gli risposero: «Abbiamo visto che il Signore è con te e abbiamo detto: vi sia un giuramento tra di noi, tra noi e te, e concludiamo un’alleanza con te: 29 tu non ci farai alcun male, come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se non il bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomo benedetto dal Signore». 30 Allora imbandì loro un convito e mangiarono e bevvero. 31 Alzatisi di buon mattino, si prestarono giuramento l’un l’altro, poi Isacco li congedò e partirono da lui in pace. 32 Proprio in quel giorno arrivarono i servi di Isacco e lo informarono a proposito del pozzo che avevano scavato e gli dissero: «Abbiamo trovato l’acqua». 33 Allora egli lo chiamò Sibea: per questo la città si chiama Bersabea fino ad oggi. 34 Quando Esaù ebbe quarant’anni, prese in moglie Giudit, figlia di Beeri l’Hittita, e Basemat, figlia di Elon l’Hittita. 35 Esse furono causa d’intima amarezza per Isacco e per Rebecca.
Commento
Cacciato da Abimelch perché ormai più potente di lui, Isacco riprende il suo cammino, il suo peregrinare. È molto ricco, ma ha bisogno di acqua e nasce questa disputa per l’uso dei pozzi d’acqua. In un luogo deserto i pozzi sono preziosi e chi li possiede ha tra le mani ricchezza assicurata. Anche qui Genesi è matrice di tutte le storie. Anche oggi la contesa dell’acqua è frutto di contese e di guerre. Qualcuno ha preventivato che le prossime guerre non saranno per l’oro nero, ma per l’oro blu, l’acqua. E anche oggi la desertificazione e i cambiamenti climatici provocano guerre e spostamento di popoli. La differenza è che oggi la mano dell’uomo su tutto quello che sta succedendo è veramente pesante. Ma il pozzo d’acqua scavato è fonte di una grande simbologia nella sacra scrittura. Dal primo testamento, fina al vangelo e poi nei padri della chiesa, il pozzo è simbolo della ricerca dell’acqua viva che zampilla. Nel famoso testo di Giovanni in cui al pozzo di Giacobbe vi è l’incontro tra la donna samaritana e Gesù vi è la grande affermazione che Gesù è l’acqua che zampilla per la vita e chi ne beve non avrà più sete in eterno. Il testo si conclude con ‘incontro tra il re Abimelech e Isacco, che non è più visto come un nemico ricco, ma come un uomo che sta alla presenza del Signore e quindi con lui si può fare un trattato di pace. L’uomo di Dio è degno di relazioni pacifiche, l’uomo solo ricco e potente non è degno di tale pace. Isacco accetta con generosità il trattato di pace. Queste di oggi sono tutte notizie molto preziose che il Signore ci dà per dirci quale debba essere il rapporto tra le genti.
Preghiamo
Preghiamo per chi non ha acqua.
La storia si ripete ,come le benedizioni di Dio …
Prego per chi non ha acqua ,per impariamo a non sprecarla
Per chi è invece in difficoltà per alluvioni ,
Chi scava pozzi e chi li chiude. Purtroppo è la dinamica degli uomini per perdono il senso delle relazioni. Ci sia data sapienza e cura reciproca.
Un pozzo di acqua viva. Penso ad un’acqua che non si esaurisce, e che in qualche modo permette a Isacco di stabilirsi in questo posto per costruire il suo futuro, ma anche per viverci e suggellare e rendere viva la promesa del.Signore! Acqua viva, acqua di vita, ma anche di alleanze e relazioni buone. Ci sia dato di scavare anche dentro di noi, nei nostri deserti personali per trovare un’acqua viva donataci dal Signore , fonte di gioia e benessere da condividere con gli altri.
Preghiamo per chi non ha acqua e soffre, dovendosi spostare per sopravvivere….