corpus domini – Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Commento
Solennità del corpo e del Sangue di Cristo. Solennità dell’eucarestia, festa dell’eucarestia. Che cosa andiamo a fare alla domenica nelle nostre celebrazioni? Ad adorare il Corpo e Sangue del Signore? No, non è la festa dei tabernacoli aperti o delle pissidi dorate e di ciò che contengono. Io sono il pane vivo: Gesù è stato geniale a scegliere il pane. Il pane è una realtà santa, indica tutto ciò che fa vivere, e che l’uomo viva è la prima legge di Dio. Oggi è la festa del prendete e mangiate, prendete e bevete, il dono preso, il pane mangiato, come indica il Vangelo della festa di oggi che si struttura interamente attorno ad un verbo semplice e concreto “mangiare”. Gesù non sta parlando del sacramento dell’Eucaristia, ma del sacramento della sua esistenza, che diventa mio pane vivo quando la prendo come misura, energia, seme, lievito della mia umanità. Vuole che nelle nostre vene scorra il flusso caldo della sua vita, che nel cuore metta radici il suo coraggio, perché ci incamminiamo a vivere l’esistenza umana come l’ha vissuta lui.
Mangiare e bere la vita di Cristo non si limita alle celebrazioni liturgiche, ma si dissemina sul “grande altare del pianeta, nella messa sul mondo” (Theilard de Chardin). Io mangio e bevo la vita di Cristo quando cerco di assimilare il nocciolo vivo e appassionato della sua esistenza, quando mi prendo cura con combattiva tenerezza degli altri, del creato e anche di me stesso. Faccio mio il segreto di Cristo e allora trovo il segreto della vita.
Preghiamo
Una preghiera per la mia end (gruppo di spiritualità famigliare) a cui sono legato da quasi 20 anni.
Il Signore sà che facciamo fatica a incontrarlo per altre strade perchè ragioniamo troppo..e allora sceglie di farsi pane,di farsi mangiare ,elemento comune ,quotidiano ..Simbolo di ciò siamo ogni giorno e il vino simbolo della gioia ,di quello che più desideriamo ..Un Dio a portata di mano ..Avvicinarsi all’Eucarestia ci coinvolge nella vita non finisce li ..continua nel prendersi cura con tenerezza degli altri ..Non lasciare ,Signore che il pane diventi infretta raffermo e che il vino diventi aceto ,perchè Tu sei nuovo ogni giorno e vuoi rimanere in noi e attorno a noi .Una preghiera per il gruppo famigliare di don Sandro e per le intenzioni che portiamo in cuore.,..
Chi mangia di me vivrà per me. Mangio per vivere. Vivo se mangio. Gesù il pane,, il cibo, il nutrimento che causa il mio vivere e diventa fine del mio vivere.
Pane, alimento sacro perché essenziale in ogni cultura umana. Diventare pane vuol dire essere tutti i giorni elemento di vita essenziale e sacro. Vino, bevanda di festa che unisce e socializza. Essere vino, è condividere la gioia dell’esistenza. Mangiare e bere, i verbi della vita. Per non avere più fame e sete, per saziare ogni necessità, per essere tutt’ uno con Te, Signore, ci inviti nella tua sacra essenzialità, ci vuoi parte di Te. Solo, rendici degni di questo cibo santo.
Per le intenzioni di ogni nostro cuore e per la Comunità di preghiera di don Sandro.