Venerdì 19 maggio ’17 – Matteo 21,33-46
33 Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 34 Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. 35 Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. 36 Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. 37 Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. 38 Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. 39 Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. 40 Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». 41 Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». 42 E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi? 43 Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti. 44 Chi cadrà sopra questa pietra si sfracellerà; e colui sul quale essa cadrà, verrà stritolato». 45 Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. 46 Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
Commento
Bellissima parabola di come uno scarto può diventare pietra angolare. E qui per spiegare questa questione Gesù ritorna sull’esempio della vigna e dei vignaioli, tanto presente in tutta la tradizione del primo testamento. Tale situazione di essere vigna è significativa della vicenda di tutto il popolo di Dio, di tutta l’umanità e di tutta la creazione. Mettendoci in questa prospettiva, possiamo cogliere la narrazione della piantagione e della coltivazione della vigna appunto come immagine dell’elezione di Israele, e, sullo sfondo, della sorte dell’intera creazione. Il rifiuto dei vignaioli e la violenza contro i servi ci porta al rifiuto da parte di Israele dei profeti inviati dal Signore a rinnovare il patto di alleanza . Ma ci porta ancora più indietro, fino al peccato delle origini di Genesi come il tentativo di impadronirsi della creazione da parte dell’uomo. Il serpente aveva infatti falsamente insinuato che mangiare del frutto proibito li avrebbe fatti “simili” a Dio. Mentre Dio cerca relazione d’amore i vignaioli cercano il possesso della vigna. La storia di Israele e del mondo intero può essere amaramente interpretata come il tentativo dell’umanità di auto-divinizzarsi, togliendo di mezzo Dio. E’ il rischio al quale sono esposte tutte le “religioni”, tentate di costruire un sistema di potere umano e mondano che di fatto non fa più riferimento a Dio! “Da ultimo..” dice la parabola per annunciare l’invio nella vigna del Figlio. Il supremo tentativo di realizzare il legame con i vignaioli, scatena in loro l’ipotesi che sia l’occasione per la definitiva eliminazione del padrone della vigna. L’uccisione del Figlio fuori dalla vigna (fuori dalle mura di Gerusalemme, sul Calvario!) sarà però il capovolgimento di tutta la storia. La conclusione della parabola porta con se una certezza: lo scorto è fonte della vita.
Preghiamo
Preghiamo per tutti coloro che sono o che si sentono scarto
Grazie Signore per tutta la cura con cui ti prendi a cuore la mia vita-vigna. Preghiamo per chi si sente una vigna calpestata.
Ieri sera ero al Gleno, per una tre giorni di sensibilizzazione all’incontro e all’accoglienza dei migranti. Quanti uomini vengono considerati “scarti”. Eppure, ciascuno ha una sua storia ed una sua importanza nella vita, propria ed altrui. Di quanti “Cristi” abbiamo ancora bisogno? Di quanti figli del padrone o semplicemente di vignaioli abbiamo ancora bisogno per affermare il nostro possesso e la nostra presunta superiorità? Quanto duro può diventare un cuore umano?Mi interrogo e spesso, con la schiena che fa male per il lavoro, guardando la vigna che il Signore ci ha dato in prestito, mi sento felice e grata….
Preghiamo per i ragazzi che vivono nei centri di accoglienza e per chi si occupa di loro. E per tutte le altre vite calpestate, distrutte, spezzate….
Piantò scavò ,circondò: è la cura di Dio per noi la sua vigna …Mentre Dio cerca relazione d’amore ,l’uomo cerca possesso ;rifiutiamo l’amore per possedere,ciò che comunque prima o poi lasciamo ..e non pensiamo che solo l’Amore rimane …scartando persone e ciò che può aiutare il nostro cammino ,verso ciò che vale veramente ……Volgi su noi abbondante la Tua misericordia ,mentre vegli con la tua presenza ogni vita calpestata o perseguitata .