sabato 25 febbraio

di | 25 Febbraio 2017

trinitàMatteo  11,11-19                                                                        

11 In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. 12 Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. 13 Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. 14 E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. 15 Chi ha orecchi, ascolti! 16 A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: 17 “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. 18 È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. 19 È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

Commento

Siamo ancora al  confine, al passaggio, tra l’antica economia della preparazione e della profezia rappresentata da Giovanni, e il dono della vita nuova che Gesù porta a tutta l’umanità. Penso che noi stessi ci troviamo in questo passaggio, in questo guado. Non penso che la delicatezza e la criticità di questo passaggio epocale sia finito. Credo che accompagnerà la storia dell’umanità sino alla fine! Il testo inizia col mettere in evidenza lo splendore divino della vicenda degli ebrei rappresentati da Giovanni Battista. Il valore fecondo della Legge e della Profezia. l’ebraismo è certamente il grande percorso dove l’umanità ha raggiunto l’apice del suo sviluppo e poi ad un certo punto vi è come un ma.  e qui c’è l’annuncio del grande passaggio a quella pienezza che la via della legge e dei profeti ha preparato! “…ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di Lui”. Anche l’ultimo dei figli della fede di Gesù è più grande di lui. E questo per la potenza divina che viene donata all’umanità nella Persona e nell’Opera di Gesù di Nazaret. Il passaggio a questo nuovo tempo è sottoposto al rischio dell’incomprensione e della violenza. La storia del cristianesimo è perennemente esposta a questo rischio. La cosa straordinaria di questo testo ed in generale del vangelo è che Dio è fedele al suo patto d’amore e malgrado i nostri rifiuti e le nostre dure violenze, continua ad operare e a donare la sua misericordia ad ogni umana creatura. Anche se poco o niente noi riconosciamo il suo disegno d’amore. Le opere dell’amore, dal più piccolo segno di carità al segno supremo del dono di sé,  Dio non le farà mai mancare su questa terra perché questa è la sua promessa e Lui mantiene le promesse.

Preghiamo

Preghiamo per Anna  

3 pensieri su “sabato 25 febbraio

  1. Elena

    ” Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie”…. In questo, forse, tutta l’essenza del bello, del buono e dell’amore misericordioso di Dio. Quanta speranza, e quanta verità andiamo cercando attraverso le vicende degli uomini. Gesù porta alla nostra capacità di cogliere e di abbracciare tutto questo amore senza se e senza ma…. Permettici di riconoscere in ogni cosa buona e giusta la Tua presenza premurosa che supera ogni legge umana, Signore.
    Insieme alla preghiera per Anna, vorrei pregare per tutti coloro che oggi, all’Agro, si incontreranno per condividere un tempo bello di lavoro, di amicizia e solidarietà. Uno dei mondi possibili….

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  2. sr Alida

    …Il piu’ piccolo nel regno dei cieli è piu’ grande di lui …
    mmi sembra di comprendere che Gesu’ grande si fà pipiccolo per il bene che vuole a ciascuno di noi ….Dona sè stesso ,cosi’ continua il patto d’amore di Dio per il suo popolo….Noi siamo un granello di sabbia di questo grande e consolante mistero d’amore misericordioso del Padre Preghiamo per Anna e per l’incontro di Agro e perchè sappiamo credere al Suo amore in ogni tempo .

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  3. sr Rita

    Il regno dei cieli subisce violenza. Quanto è vero anche oggi! Che la sapienza del Vangelo sia la forza per chi, nonostante la violenza, non si allontana dal regno dei cieli. Buon incontro all’Agro. Questi sono segni visibili del Regno di Dio in mezzo a noi

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