siracide 31,12-31
12Sei seduto davanti a una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra!».
13Ricòrdati che è un male l’occhio cattivo.
Che cosa è stato creato peggiore dell’occhio?
Per questo esso lacrima davanti a tutti.
14Non tendere la mano dove un altro volge lo sguardo
e non precipitarti sul piatto insieme con lui.
15A partire da te intendi i desideri del tuo prossimo
e su ogni cosa rifletti.
16Mangia da uomo frugale ciò che ti è posto dinanzi,
non masticare con voracità per non renderti odioso.
17Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
18Se siedi tra molti invitati,
non essere il primo a tendere la mano.
19Per un uomo educato il poco è sufficiente;
quando si corica non respira con affanno.
20Il sonno è salubre se lo stomaco è regolato,
al mattino ci si alza e si è padroni di sé.
Il tormento dell’insonnia e della nausea
e la colica accompagnano l’uomo ingordo.
21Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, va’ a vomitare e ti sentirai sollevato.
22Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le tue opere sii diligente
e nessuna malattia ti coglierà.
23Molti lodano chi è sontuoso nei banchetti,
e la testimonianza della sua munificenza è degna di fede.
24La città mormora di chi è tirchio nel banchetto,
e la testimonianza della sua avarizia è esatta.
25Non fare lo spavaldo con il vino,
perché il vino ha mandato molti in rovina.
26La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori, in una sfida di arroganti.
27Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella dove manca il vino?
Fin dall’inizio è stato creato per la gioia degli uomini.
28Allegria del cuore e gioia dell’anima
è il vino bevuto a tempo e a misura.
29Amarezza dell’anima è il vino bevuto in quantità,
con eccitazione e per sfida.
30L’ubriachezza accresce l’ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua allegria.
Non dirgli parole di biasimo
e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve
Commento
Ho lasciato insieme questi due brani uno sui banchetti e l’altro sull’uso del vino perché mi sembra che possano formare un’unità precisa. Sempre secondo quella logica della prudenza e della saggezza oggi ci viene detto di fare attenzione sull’uso del vino e del cibo. Possiamo dire che nel caso dei banchetti si vuole evitare che l’uomo diventi ingordo, che possa sprecare cibo e che in qualche modo la salute ne possa risentire. La questione del vino siracide la collega invece ai suoi effetti sul carattere, sui comportamenti e sulla salute. Forse in tutto questo possiamo vederci anche una sorte di autocontrollo e di disciplina del corpo. Senza fare i moralisti riguardo al cibo e al bere, credo che possiamo tranquillamente parlare di star bene, di un benessere interiore ed esteriore. Non è indifferente nemmeno tutta la questione dei banchetti come spreco e del vino come abbondanza. Come ai tempi del siracide, anche ai nostri giorni questa idea dei banchetti sontuosi, pieni di musica, di cibo, di moda sono onnipresenti. Sembra che non si possa fare una cosa senza il suo specifico banchetto. In quell’esperienza particolare che sono le end, questi gruppi di spiritualità famigliare di cui da anni faccio parte, si parla di cena, ma si aggiunge sobria, povera. Così mi piace la questione del cibo e del vino.
Preghiamo
Preghiamo per mia mamma margherita che oggi è stata ricoverata in ospedale. Niente di grave, ma la ricordiamo Al Signore.
Si parla di pranzi: Domenica avremo un pranzo solidale per raccogliere fondi per la nostra casa: 400 posti…Samo quasi cotte, ma c’è una grandissima collaborazione e provvidenza che mi fa strabiliare. Prego per la mamma di Don Sandro: si riprenda bene e il figlio le stia un poco vicino che è una medicina efficace.
A partire da te intendi i desideri del tuo prossimo..e su ogni cosa rifletti..Mangia da uomo frugale ciò che ti è posto davanti Ascoltami ,figlio in tutte le tue opere sii diligente …La salute del corpo è collegata alla salute dell’anima. La sobrietà e la povertà .Mi viene detto :mentre tu ti nutri pensa che anche l’altro viva..Di cuore prego per la mamma di don Sandro ,perchè si riprenda presto ..A sr. Rita e comunità buon evento solidale per domani .
Decoro, prudenza, educazione , misura di un come e di un quando. Stare bene, dentro e fuori…. come è importante sempre tutto questo. Chiediamo al Signore il dono della giusta misura in tutto. Affido mamma Margherita alle cure affettuose del Padre e degli uomini, possa riprendersi in fretta. Forza Sr. Rita! La Provvidenza è grande!!!!