Siracide 22,16 – 27
16Una travatura di legno ben connessa in una casa
non viene scompaginata per un terremoto,
così un cuore consolidato da matura riflessione
non si scoraggia nel momento critico.
17Un cuore sorretto da sagge riflessioni
è come un bel fregio su parete levigata.
18Ciottoli posti su un’altura
di fronte al vento non resistono,
così un cuore meschino, basato su stolti pensieri,
non regge di fronte a un qualsiasi timore.
19Chi punge un occhio lo fa lacrimare,
chi punge un cuore ne scopre il sentimento.
20Chi scaglia un sasso contro gli uccelli li mette in fuga,
chi offende un amico rompe l’amicizia.
21Se hai sguainato la spada contro un amico,
non disperare: può esserci un ritorno.
22Se hai aperto la bocca contro un amico,
non temere: può esserci riconciliazione,
tranne il caso d’insulto, di arroganza,
di segreti svelati e di un colpo a tradimento;
in questi casi ogni amico scompare.
23Conquìstati la fiducia del prossimo nella sua povertà,
per godere con lui nella sua prosperità.
Nel tempo della tribolazione restagli vicino,
per avere parte alla sua eredità.
L’apparenza infatti non è sempre da disprezzare
né deve meravigliare che un ricco non abbia senno.
24Prima del fuoco c’è vapore e fumo di fornace,
così prima del sangue ci sono le ingiurie.
25Non mi vergognerò di proteggere un amico,
non mi nasconderò davanti a lui.
26Se mi succederà il male a causa sua,
chiunque lo venga a sapere si guarderà da lui.
27Chi porrà una guardia alla mia bocca,
e alle mie labbra un sigillo guardingo,
perché io non cada per colpa loro
e la mia lingua non sia la mia rovina?
Commento
Amici veri, saggezza e stoltezza, pigrizia e lavoro, apparenza e autenticità. Sono alcuni dei temi sui quali siracide gioca le sua riflessioni. Ma oggi si aggiunge un tassello interessante. Dice infatti il testo: Una travatura di legno ben connessa in una casa non viene scompaginata per un terremoto, così un cuore consolidato da matura riflessione non si scoraggia nel momento critico e al contrario un cuore meschino non regge di fronte a qualsiasi timore. L’originalità del testo sta proprio in questo particolare: un cuore consolidato come una trave. Qui si parla della virtù della fortezza, cioè della qualità della vita di chi è capace di rimanere solido in tutte le situazioni della vita. Tutte le esperienze umane sono come unificate in questa solidità di fondo del cuore umano. Per rendere l’idea di questa virtù penso ad una pianta ben radicata nel terreno, penso alla croce di Gesù così piantata nella terra, penso a come Maria è rimasta ferma, solida la sotto la croce presso il suo figlio. Insomma penso a tutte quelle esperienze dove la rocciosità è ben marcata. Vorrei dire che qui non si parla della fortezze che è propria dell’uomo forzuto, ma della capacità di stare nella vita, nella propria vita, di non scappar via. Conosco me stesso e so quanto è difficile questa operazione di fortificazione e di mettere radici al posto giusto, perché mi è molto più semplice vagare qua e là.
Preghiamo
Preghiamo per tutte le suore responsabili della congregazione delle suore delle poverelle che ho incontrato in questi giorni in un momento formativo.
Fortezza, resilienza, radici, resistenza, solidità….il tutto condisce e radica le nostre relazioni umane ed il nostro rimanere e saper stare nella vita.
Ma com’è difficile a volte, fare appello o anche solo far emergere queste virtù. Prego Dio per il dono della forza spirituale e morale.
Prego per la congregazione delle Suore delle Poverelle, impegnate a costruire vite migliori e più solide, spesso in situazioni proprio difficili. E prego per te, don Sandro….
Un cuore consolidato dalla matura riflessione non scoraggia nel momento critico …un cuore meschino …non regge ..riconciliazione ritorno ..Conquistati la fiducia del prossimo povero ..restagli vicino …Quante massime importanti per vivere bene…per avere radici solide e durature in ciò che è gradito al Signore…grazie don Sandro per il significativo e profondo commento e per la preghiera per le nostre responsabili per la quale mi unisco ed anche per ciascuno di noi perchè sappiamo stare nella vita sulla roccia incrollabile della confidenza e la speranza in Colui …che ci ama ed è Amabile Infinito …per tutte le persone che ci fà incontrare ,per le persone a noi care ,perchè sappiamo portare la Sua presenza misericordiosa….
“…chi punge un cuore ne scopre il sentimento…” Pungere il cuore, mi fa pensare alla compassione, al cuore trafitto di Gesù sulla croce…Pungere il cuore fa conoscere cosa c’è dentro. Dal cuore può uscire amore, perdono, tenerezza, consolazione, gioia…Ma può uscire anche altro. Che il nostro cuore possa lasciarsi pungere dalla sofferenza altrui e rispondere con gli stessi sentimenti di Cristo Gesù. Graie Don Sandro per il bellissimo commento di oggi, per aver offerto cose buone alle mie consorelle e per tutto quello che vivi e doni. A tutti un grande abbraccio.