alla fine una parola sola

di | 12 Gennaio 2025

Tutto questo percorso strano e per certi versi faticoso da vivere, non da scrivere, lo posso come concentrare in una parola sola che sta alla base di tutto e di tutti. questa parola è amore. Attenzione però: non voglio fare la solita tirata che non c’è più amore, che non ci si ama più. Non voglio nemmeno fare la solita tirata dell’amore come presupposto di ogni vita, di ogni legge morale. Non voglio cadere in questo tranello. E nemmeno voglio cadere in quella banalità che è vera, ma che non risolve la questione, che dice che l’amore è parola usata, abusata, utilizzata male. Insomma avete ben capito che non voglio fare la tirata moralistica di un amore che non esiste più. Voglio invece dire che il culmine di ogni esperienza spirituale, di ogni esperienza umana è proprio l’amore. La contemplazione, la pazienza, l’umiltà diventano amore. Forse questa esperienza dell’amore ci precede, noi siamo amati ancor prima di sapere che siamo amati. È esperienza che ci accompagna sempre possiamo amare ed essere amati, ed è la destinazione futura di tutto: è un amore di pienezza. Contemplare è contemplare l’amore. Tutte le parole, tutto il lavoro, tutto quello che noi diciamo e facciamo è fondato sull’amore. Se voglio arrivare all’essenza della vita allora devo scandagliare questa parola. Devo vivere di questa parola, devo insomma amare e essere amato. E riconoscere che posso amare e riconoscere che sono amato, che attorno a me non c’è solo del male, c’è anche tanto bene. Il vangelo del giorno del battesimo di Gesù dice ad un certo punto: tu sei il mio figlio amato. Fare esperienza di amore è uscire da tutto quello che ci impedisce di sentirci amati. Si sono amato da Dio e da un mondo che sta attorno a me. Questo è l’essenziale che devo ritrovare ogni giorno.

5 pensieri su “alla fine una parola sola

  1. Claudia Isabella Curti

    Grazie per la riflessione… Sono già amata e quindi devo sintonizzarmi con questo Amore e con il creato.
    Questo è il mio grande lavoro quotidiano!!

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  2. Marco Luciano

    La fede non è credere che Dio esiste ma è credere che Dio mi ama
    La Speranza è accorgersi che tutto quello che è intorno e succede a me ha un significato ed è un significato di Amore di Dio
    La Carità è essere parte attiva di questo significato di Amore l’amore che ricevo lo posso ridare a mia volta
    Don Luigi Maria Epicoco

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  3. Betty

    Per mia colpa, mia colpa, mia GRANDISSIMA colpa! Non e’ cosi che iniziamo la Messa? ….è vero riconosciamo di essere fragili … ma perché invece non sappiamo riconoscere di essere VERAMENTE AMATI, anche e soprattutto nelle nostre fragilita? .. Dio ci ama a prescindere da tutto questo. Ci siamo addirittura arrogati il diritto di giudicare/rci prima o senza di di Lui.

    “E allora smettiamola di sentirci sempre sotto esame. Non siamo sotto osservazione, ma sotto abbraccio.
    Non siamo sotto indagine, ma sotto un volo di parole bellissime, sotto un abbraccio infinito. (P.E.Ronchi)”

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  4. Stefano

    Buongiorno
    Sì apre un Ottima giornata di riflessione e contemplazione di queste riflessioni, visto che è Domenica ed è luminosissima
    Vorrei aggiungere un piccolo contributo a quanto già letto sopra:

    Bisogna avere un cuore innamorato. Innamorato di cosa?
    Della vita? Di Dio?
    Di qualcuno?
    Di un gruppo?
    Di una iniziativa?
    Quando siamo nella fase di innamoramento i nostri sensi percepiscono e danno solo amore! Siamo al top dell’essere noi stessi e se abbiamo la pazienza di contemplare Dio ci sentiamo in perfetta sintonia.
    Poi purtroppo ci sono le fasi in cui non siamo innamorati ed il cuore è chiuso a tutto e tutti, Dio compreso.
    Come sta il nostro cuore?
    Buona Domenica!

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  5. Miriam

    È vero, la parola amore è tra le più gettonate, usate e a volte addirittura abusate.
    Condivido però che sia essenzialmente la forza che ci solleva, ci illumina e ci guida, talmente forte che ci aiuta a dare a ciascun elemento il giusto ordine e ci fa capire il nostro posto, quello giusto, quello che sentiamo di dover occupare.
    È la nostra luce.

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