Ger. 4,1-13
1 «Israele, se tu torni», dice il SIGNORE, «se tu torni da me,
se togli dalla mia presenza le tue abominazioni,
se non vai più vagando qua e là,
2 se giuri per il SIGNORE che vive,
con verità, con rettitudine e con giustizia,
allora le nazioni saranno benedette in lui
e in lui si glorieranno».
3 Poiché così parla il SIGNORE alla gente di Giuda e di Gerusalemme:
«Dissodatevi un campo nuovo,
e non seminate tra le spine!
4 Circoncidetevi per il SIGNORE, circoncidete i vostri cuori,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
affinché il mio furore non scoppi come un fuoco,
e non s’infiammi al punto che nessuno possa spegnerlo,
a causa della malvagità delle vostre azioni
«Annunciate in Giuda, proclamate questo in Gerusalemme,
e dite: “Suonate le trombe nel paese”,
gridate forte e dite: “Adunatevi ed entriamo nelle città fortificate!”
6 Alzate la bandiera verso Sion,
cercate un rifugio, non vi fermate,
perché io faccio venire dal settentrione una calamità,
una grande rovina».
7 Un leone balza fuori dal folto bosco,
un distruttore di nazioni si è messo in marcia, ha lasciato il suo luogo,
per ridurre il tuo paese in desolazione,
al punto che le tue città saranno rovinate e prive d’abitanti.
8 Perciò, vestitevi di sacchi, siate afflitti, prorompete in lamenti,
perché l’ira furente del SIGNORE non si è distolta da noi.
9 «In quel giorno avverrà», dice il SIGNORE,
«che il cuore del re e il cuore dei capi verranno meno,
i sacerdoti saranno attoniti,
i profeti stupefatti».
10 Allora io dissi: «Ahi! Signore, SIGNORE,
tu hai dunque ingannato questo popolo e Gerusalemme! Hai detto:
“Voi avrete pace”.
Ma la spada toglie loro la vita!»
11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme:
«Un vento infuocato viene dalle alture del deserto
verso la figlia del mio popolo,
non per vagliare, non per nettare il grano;
12 un vento anche più impetuoso di quello verrà da parte mia;
ora anch’io pronuncerò la sentenza contro di loro».
13 Ecco, l’invasore sale come fanno le nuvole;
i suoi carri sono come un turbine;
i suoi cavalli sono più rapidi delle aquile.
Guai a noi! poiché siamo devastati!
Commento
Mi soffermo oggi su due dati storici che aiutano a comprendere meglio le parole di geremia. Questi capitoli sono detti del rotolo 602 che indica all’incirca l’anno in cui Geremia ha pronunciato queste parole. Qualche anno prima c’era stata la grande riforma del re Giosia che aveva dato respiro al popolo di Israele. Quello di Giosia fu un tempo di grandi e buone riforme. Ma gli egiziani destituirono questo re e al suo posto misero suo figlio Ioiakim. Si pensava che l’alleanza con l’Egitto poteva garantire sicurezza. Ma Geremia mette in guardia dichiarando che non basta fare un’alleanza con una grande potenza per essere salvi. Geremia intuisce che dall’ oriente come un leone, come vento impetuoso, come cavalli più rapidi di aquile arriva qualcosa di terribile. Il riferimento è all’esercito babilonese che sta scendendo velocemente da nord conquista e distruggere tutto. Geremia in questo contesto storico particolare dice: abbiamo sbagliato alleanza, i babilonesi infatti distruggeranno gli egiziani. Ma solo Geremia dirà questo, egli aggiunge anche che si tratta di imparare a circoncidere il cuore e non il corpo, cioè si tratta di tornare al vero Dio, solo così il popolo sarà salvo. Ovviamente i capi continueranno a mantenere l’alleanza con L’Egitto e quando da nord arriverà il grande esercito babilonese tutto sarà distrutto.
Preghiamo
Preghiamo per i malati
Parole profetiche di guerre imminenti. Venti di guerra e ruggiti di armi. Non è forse anche questo nostro tempo contraddistinto da questo clamore, da questi venti infuocati, da questa umanità smarritasi dietro a falsi dèi (potere, denaro, conquista, dominio)???
Dove sei Signore? Dove cercarti? Nel sussurro di una brezza, negli occhi di un innocente, nel cuore di chi resta umano , con uno sguardo al cielo ed i piedi per terra, nonostante tutto. Ancora oggi. Ancora capace di scorgerti, e di trovarti.
Una preghiera per chi è ammalato.
Dissodatevi un campo nuovo….. Lungo il cammino per questo obiettivo, ogni nuovo giorno che sorge possiamo pensare alla speranza e scorgere motivi per cambiare ciò che non è bene al nostro cammino… Capisco perché qualcuno dice che Geremia è negativo, perché si legge in negativo ciò che annuncia di fatica per il bene. Per tutti gli ammalati preghiamo.