c’è un uomo che ha 100 pecore, ne perde una, lascia lì le 99 che ritiene tranquille e al sicuro e si mette a cercare quella che si è persa o che ha perso. Perché poi bisogna mettere in conto che alcune volte sono le stesse pecore che si perdono e altre volte siamo noi che le perdiamo per strada forse anche per nostra negligenza, forse perché andiamo troppo di corsa e perdiamo per la strada chi va troppo piano. In genere questi che vanno troppo piano li chiamiamo fannulloni, buoni a nulla. Che anche questo tutto è da capire. Ma non è di questo in particolare che voglio parlare. Voglio invece semplicemente dichiarare che il beneficio di questa ricerca di chi si è perso o abbiamo perso è troppo poco rispetto al guadagno. Troppi debiti cercare chi è perso. E allora meglio stare nella zona tranquilla delle 99 pecore che sono tranquille e che non creano debiti. A noi che misuriamo tutto in termini di costi-benefici, questa ricerca di chi si è perso sembra solo un costo, un debito, una cosa che non ha senso. Perdita di tempo, perdita magari di denaro, sicuramente perdita di energie e di investimento di risorse personali e comunitarie, sociali noi diremmo oggi. Io con qualche breve riflessione voglio dimostrare il contrario. Voglio dimostrare che nella ricerca dell’unica pecora che si è persa vi un guadagno non solo economico, ma di altro tipo, un guadagno umano.