giovedì 19 settembre

Rom. 9,30-33

30 Che diremo dunque? Che i pagani, che non ricercavano la giustizia, hanno raggiunto la giustizia: la giustizia però che deriva dalla fede; 31 mentre Israele, che ricercava una legge che gli desse la giustizia, non è giunto alla pratica della legge. 32 E perché mai? Perché non la ricercava dalla fede, ma come se derivasse dalle opere. Hanno urtato così contro la pietra d’inciampo, 33 come sta scritto:
Ecco che io pongo in Sion una pietra di scandalo
e un sasso d’inciampo;
ma chi crede in lui non sarà deluso.

Commento

Questi versetti sono sorprendenti per il tempo di Paolo e per tutta la chiesa primitiva e forse dovremmo rivalutare anche noi queste parole. Ci viene descritta la novità assoluta di Gesù Cristo e cioè che la benedizione divina dell’alleanza non è più riservata solo a Israele, ma si estende a tutti gli uomini. Tutti hanno accesso al rapporto con Dio ma mediante la fede. Qui entra in gioco un concetto che è fondamentale per Paolo e per tutta la opera e i suoi scritti: la giustificazione mediante la fede. La loro giustizia non è giustizia acquistata con il loro merito, ma attraverso la fede, è dunque “giustificazione” mediante la fede questo è il concetto chiave della nuova alleanza. Il passaggio fondamentale allora è che io posso vivere nella fede e sentirmi salvato dal Signore. sia l’ebreo che il pagano ricevono perdono dei loro errori grazie al figlio Gesù che muore in croce per tutti. Questo è il concetto chiave che dovremmo tenere presente: la fede e la salvezza passano attraverso l’azione di Gesù e noi siamo chiamati ad aderire con la nostra vita proprio a Lui. i pagani hanno accolto dunque il Vangelo annunciato loro dell’amore divino in Cristo, come una libera offerta divina di un dono superiore ad ogni aspettativa umana. Dunque hanno raggiunto una giustizia che non era loro mediante la grazia divina attraverso la fede.

Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che cercano Dio.