cambio di registro

di | 18 Maggio 2024

Don Roberto lo abbiamo ricordato e allora voglio provare a cambiare registro. Non perché adesso le cose si sono messe al meglio, ma perché è inutile continuare a voler sfondare quel muro del dolore e del soffrire umano. Credo che ne facciamo i conti ogni giorno con il dolore umano. E ognuno di fronte a questa vicenda gioca le sue carte, la sua storia, le sue più o meno forti convinzioni. Il cambio di registro non mi porta ad una sinfonia solenne, ad un inno alla gioia, alla bellezza. Questo cambio di registro mi porta invece a una musica dal sapore sommesso, fragile e docile. Quasi una partitura da musica silenziosa, che invita l’anima e il cuore al raccoglimento. È una partitura che è fatta di piccole cose, di accenni alla vita più semplice e sommessa. Ed invece poi la giornata ci travolge con musica che risuona in maniera fragorosa. Mi metto qui tranquillo e cerco di ripassare nel mio cuore questa sinfonia di musica silenziosa, ma dopo tanto fragore, tanta incertezza, ritrovare il registro giusto è molto faticoso. Eppure so bene che devo cercare questa sinfonia di musica silenziosa. Ma la testa è come occupata da un fragore di confusione che riassumo in questo modo: ma dove sto andando. Cerco di cambiare registro con cui suonare  la musica della mia vita, ma prepotente ritorna la sinfonia fragorosa.  Come fare per cambiare effettivamente registro? A volte nemmeno io lo so. So una cosa, che un giorno al direttore d’orchestra viene come consegnato, donato un nuovo spartito musicale. È un dono, ma il direttore d’orchestra inizia a studiarlo, poi prova  a suonarlo, ed infine lo propone a tutta l’orchestra. Diciamo che la nuova partitura non è scritta dal direttore, ma è donata al direttore. Io forse, oggi per cambiare registro aspetto come un dono. L’arte dell’attesa è fondamentale nella dimensione umana. Carissimo signore di una nuova partitura arriva presto come dono, non riesco ad attendere troppo di questi tempi.

Un pensiero su “cambio di registro

  1. Tullia

    Teniamo nell’attesa accordati i nostri strumenti, anch’essi ricevuti in dono…..”accordiamoci”

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