martedì 6 febbraio

di | 5 Febbraio 2024

Ez 21,1-22

1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Figlio d’uomo, volgi la faccia verso il mezzogiorno,
rivolgi la parola al sud,
profetizza contro la foresta della regione meridionale,
3 e di’ alla foresta della regione meridionale:
“Ascolta la parola del SIGNORE!”
Così parla il Signore, DIO:
“Ecco, io accendo in te un fuoco
che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco;
la fiamma dell’incendio non si spegnerà
e tutto ciò che è sulla faccia del suolo ne sarà bruciato,
dalla regione meridionale al settentrione;
4 ogni carne vedrà
che io, il SIGNORE, ho acceso il fuoco
ed esso non sarà spento!”».
5 E io dissi: «Ahimè, Signore, DIO! Costoro dicono di me: “Egli non fa che parlare in parabole”».
6 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
7 «Figlio d’uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme,
rivolgi la parola ai luoghi santi,
profetizza contro il paese d’Israele
8 e di’ al paese d’Israele:
Così parla il SIGNORE:
“Eccomi a te!
Io toglierò la mia spada dal fodero
e sterminerò in mezzo a te giusti e malvagi.
9 Appunto perché voglio sterminare in mezzo a te giusti e malvagi,
la mia spada uscirà dal fodero
per colpire ogni carne
dalla regione meridionale al settentrione;
10 ogni carne saprà
che io, il SIGNORE, ho tolto la mia spada dal fodero
e non vi sarà più rimessa”.
11 Tu, figlio d’uomo, gemi!
con il cuore rotto, nell’amarezza,
gemi davanti ai loro occhi.
12 Quando ti chiederanno: “Perché gemi?”,
rispondi: “Per la notizia che sta per giungere;
ogni cuore sarà afflitto,
tutte le mani diverranno fiacche,
tutti gli spiriti verranno meno,
tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua.
Ecco, la cosa giunge e avverrà!”,
dice il Signore, DIO».
13 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
14 «Figlio d’uomo, profetizza e di’:
“Così parla il Signore”.
Di’: “La spada, la spada è aguzza;
essa è anche affilata:
15 aguzza, per fare un macello;
affilata, per scintillare.
Dovremmo dunque rallegrarci,
ripetendo: ‘Lo scettro di mio figlio disprezza ogni legno’?
16 Il Signore l’ha data ad affilare,
perché la s’impugni;
la spada è aguzza e affilata,
per metterla in mano di chi uccide”.
17 Grida e urla, figlio d’uomo,
poiché essa è per il mio popolo,
è per tutti i prìncipi d’Israele;
essi sono dati in balìa della spada con il mio popolo;
perciò percuotiti la coscia!
18 “Sì, la prova sarà fatta.
Che accadrà, se questo scettro che disprezza tutto non sarà più?”,
dice il Signore, DIO.
19 Tu, figlio d’uomo, profetizza
e batti le mani;
la spada raddoppi, triplichi i suoi colpi;
la spada che fa strage, la spada che uccide anche chi è grande,
la spada che li circonda.
20 Io ho rivolto la punta della spada contro tutte le loro porte,
perché il loro cuore venga meno
e cresca il numero dei caduti;
sì, essa è fatta per folgorare,
è aguzza per il macello.
21 Spada, raccogliti! Volgiti a destra, attenta!
Volgiti a sinistra,
dovunque è diretto il tuo filo!
22 Anch’io batterò le mani
e sfogherò il mio furore!
Io, il SIGNORE, ho parlato».

Commento

Il testo è uno dei più difficili, non tanto da commentare, quanto da mettere a fuoco anche perché è proprio di difficile lettura. Un’idea però vogliamo lasciarla anche oggi. Tutto il capitolo è detto delle spade perché vedremo ritornare questa spada contro i vari popoli compresa Gerusalemme che si sono ribellati a Dio. Tutti sono coinvolti, tutti in qualche modo partecipano di questa sofferenza. Quando si vive nella violenza giusti e ingiusti soffrono di questa situazione. Il testo parte sempre con: mi fu rivolta questa parola e poi ancora: tu profetizza. Il profeta insiste con il popolo in esilio, ma questo popolo non da credito alle parole del profeta. Per il popolo, Ezechiele sembra raccontare solo fantasie. E il profeta in un certo senso non fa altro che rincarare la dose. Gli esiliati dovrebbero soltanto imparare da quanto sta per accadere a Gerusalemme che la sola strada buona è la conversione immediata, l’abbandono degli idoli e delle iniquità, e ritornare all’Alleanza e alla Legge. Di lui dicono che non fa altro che parlare per indovinelli e parabole, come a dire: non sei credibile, quello che dici non accadrà mai. Ezechiele deve annunciare un messaggio drammatico alla sua gente e la gente alla quale è inviato lo scambia per una specie di saltimbanco, un tipo strano che racconta e mima gesti, che parla di spade e di altro simile. Insomma qui vediamo come il profeta per la sua gente non è credibile.

Preghiamo

Preghiamo per Mauro

2 pensieri su “martedì 6 febbraio

  1. Elena

    Sono tanto grandi, brutte e spaventose le cose che profetizza Ezechiele. A lui è dato un compito ingrato, difficile davvero.
    A noi sono date informazioni su ciò che sta per accadere attraverso i media, attraverso le tecnologie. Ma chi ascolta oggi le parole di un uomo di Dio che profetizza ciò che ognuno può quasi vedere? E chi ascolta oggi, nel silenzio del cuore, la parola di Dio che ancora chiede di essere accolta e fatta propria?
    I profeti sono da sempre poco ascoltati, ancor meno compresi ed accolti. Le loro parole di verità fanno paura!

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  2. sr Alida

    Ritornare a Dio, giusti e ingiusti soffrono per queste guerre che sembrano prevalere su ogni cosa nonostante i richiami di Papa Francesco alla pace e alle preghiere per essa. È davvero un compito difficile e ingrato il compito dei profeti di ieri e di oggi,la distruzione che vediamo ei morti come possibile che non ci arrendiamo alle perdite da ambo le parti tutti perdiamo nessuno vince. Ti preghiamo Signore per la pace, per Mauro, chiedo una preghiera per Marta e spero che non si trovi in una situazione troppo difficile, per Ruslana Ucraina han portato via il figlio anche invalido.

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