Oggi parto al contrario: è la salmodia che mi ispira la parola. Un racconto dice che non siamo noi che dobbiamo interpretare la parola, ma è la parola che interpreta la nostra vita. Succede davvero così: nei salmi la parola mi interpella, mi chiama, mi chiede di aderire a quelle parole. eccole le parole: ecco come è bello, com’è dolce vivere come fratelli insieme. Sembra la parola più assurda del mondo, la parola meno realistica del tempo, la parola meno ascoltata di questi giorni. Come è bello essere fratelli? Come è complicato essere fratelli! Tutto sembra dichiarare che non si può vivere oggi da fratelli, che non è bello vivere da fratelli. Non parlo solo della guerra, parlo di ogni relazione umana. Anche nella chiesa: troppe cose dicono che non c’è la volontà di essere fratelli. Ma io voglio credere che ci sono ancora barlumi di fraternità. Piccoli segni nascosti, ma ci sono; e ci sono nella chiesa, fuori dalla chiesa, nelle nostre case, nei nostri paesi, in ogni angolo del mondo. quando uno decide di amare l’altro è già fiorita la fraternità. Si sono convinto che si può dire anche oggi come è bello come fratelli insieme. Mi lascio cullare da queste parole, mentre scrivo un gruppo di ragazzi si incontra e allora fa fraternità. Degli amici proprio oggi partono per un esperienza di fraternità. Le mie suore che incontro ogni mattina fanno fraternità. Noi che lavoriamo a Rosciano proviamo a fare fraternità. Un persona mi dice che partirà per l’Africa fra qualche giorno e che vende noci per raccogliere fondi.. è fare fraternità anche questa! Contro ogni divisione qualcuno ostinatamente ci prova a fare fraternità. E la salmodia finisce così: la il Signore manda la benedizione, la vita per sempre. Dio, dove vede che uomini e donne tentano vie di fraternità benedice e non interessa a Dio chi, come e dove si tenta la fraternità, Lui benedice ogni fraternità. E dove non c’è fraternità? Dio implora e supplica: imparate a vivere da fratelli.
Impariamo a vivere da fratelli anche in famiglia perché più frequentemente si sente che gli interessi economici dividono le famiglie.Grazie Don Sandro,le tue riflessioni ci stimolano al bene.