Che cosa c’è di più parola della bibbia, che cosa parla più della parola sacra. È tutto una parola. Parola di uomini intrecciata con parole di Dio. Comunque solo parola; sembra che non esista il silenzio nella parola sacra. Giovanni si spinge oltre e dice logos, parola appunto e quando Dio crea parla e Dio disse, così trovo scritto in genesi. Sembra che il silenzio è bandito dalla parola sacra. E così il silenzio è bandito anche dalle nostre parti. Tutti discorsi, tutti messaggi, tutto comunicazione efficace- così mi dice una persona che se ne intende. Tutto parola. provate ad immaginare un programma alla tv solo di silenzio. Una volta c’era il cinema muto, ma secondo me parlava in altro modo. Una partita di calcio senza radiocronaca, un discorso di un politico senza voce, una canzone senza parole. Tutto è parola e il silenzio se ne è andato. Anche in casa: qualcosa bisogna sempre dire, in chiesa la predica è parole, i gesti devono parlare e se ne inventano di tutti i colori. Al catechismo che oggi non si chiama più così, ma che non so come si chiama nella versione moderna, ancora parola. Silenzio … scomparso. Ma la parola sacra è anche un’altra cosa: è mistero, vocabolo che ha alla base il verbo greco mýein, che significa “tacere, chiudere le labbra”. Il silenzio di dio che diventa il silenzio di fronte al male. Per oggi mi fermo a questa frase: esplorando il mistero del silenzio, si incrocia il vissuto del dolore per un male come quello che stiamo ascoltando in questi giorni. Questo male fa affiorare sulle labbra delle vittime il grido biblico a Dio: «Perché nascondi il tuo volto? Perché Dio te ne stai in silenzio e non intervieni? È il silenzio incomprensibile di Dio che tace contro il nostro fragore di armi e di parole. Perché Dio non parli? Ecco un altro modo con cui pensare il silenzio: il silenzio di Dio.