Matteo 26,1-5
Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: 2“Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso”. Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, 4e tennero consiglio per catturare Gesù con un inganno e farlo morire. 5Dicevano però: “Non durante la festa, perché non avvenga una rivolta fra il popolo”.
Commento
Con il capitolo 26 entriamo in quella che viene chiamata la sezione del vangelo di Matteo che narra della passione, morte e resurrezione di Gesù. Siamo all’epilogo della sua vita. Gesù ne è ben cosciente, sa bene dove sta finire la sua vita. in questi primi versetti si mette in atto una forma di introduzione al dramma che lentamente si svolgere fino ad arrivare alla croce. In questa introduzione vediamo come Gesù sta di fronte ai farisei. Il testo dice: terminati tutti questi discorsi. Gesù termina le sue parole, si pone in una atteggiamento di silenzio, così sarà per tutto il tempo del processo e della condanna a morte. Sono poche le parole che dirà Gesù. Dall’altra parte ci sono i farisei che cercano il momento opportuno per arrestarlo. Ci possiamo porre la domanda del perché Gesù è stato condannato a morte. Forse una risposta può essere questa: Gesù era un profeta scomodo, che parlava di misericordia e di perdono, che stava con i poveri, i lebbrosi i peccatori. Ma tutto questo ai farisei non poteva andar bene.
Preghiamo
Preghiamo per Andrea
Mi chiedo perché è scomodo parlare di misericordia e Perdono… È vero perdonare, essere misericordiosi e anche solo tolleranti, non è facile, mase si riesce, si vive meglio, questo fa parte del vero bene e del volere bene. Prego con voi per Andrea e per la pace.
Credo che anche in questo periodo storico essere misericordiosi, portatori di pace, rende le persone scomode, perché diciamoci la verità la maggioranza, il potere, la TV, i mezzi di informazione le tavole rotonde di oggi parlano di ben altro che pace e misericordia. Ed essere sulla strada di Gesù ci pone dall’altra parte del muro….e qualcuno ci butterebbe pure a mare se potesse. Solo il Papà ha parole giuste e misericordiose tra tanti capi di governo, con altri esponenti di altre religioni, ma non quelli di spicco, ci sentiamo protetti e appoggiati da Papà Francesco, per fortuna e dalla Chiesa Cattolica. Penso a tanti paesi in cui i grandi esponenti religiosi non sono dalla parte del loro popolo e incitano alla guerra, e mi fa molta paura. Ma come sappiamo da millenni la strada di Gesù non é semplice, la sua Passione un ingiustizia, ma la speranza arriva dopo lo croce.