Matteo 24,32-36
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. 33Così anche voi: quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. 35Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto a quel giorno e a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli del cielo né il Figlio, ma solo il Padre.
Commento
Gesù utilizza questa parabola del fico per dire una cosa semplice: dobbiamo imparare a guardare bene il tempo che stiamo vivendo e discernere in questo tempo il modo con cui il Signore viene a noi Perché Gesù utilizza proprio la pianta di fico per aiutarci a discerne il tempo presente? Il fico è una pianta che ancora prima di mettere le foglie e prima di mettere i fiori fa dei frutti, perché i suoi fiori sono i primi frutti; ed è il primo albero che in primavera già fa fiori, anzi frutti e poi li fa per tutta la stagione. Quindi questa pianta è l’annuncio di una nuova stagione. Come la nuova stagione è annunciata dalla pianta di fico, così quando noi vedremo accadere queste cose, cioè guerre e tutto il male, vuol dire che il Signore è vicino. Non vuol dire che serve la sofferenza per capire e vedere il Signore. Il Signore è sempre vicino a noi con il suo segno, col segno del Figlio dell’uomo e il suo segno della misericordia è il segno della croce. Cioè lui è sempre presente dove non dovrebbe essere presente; in ogni male lui è presente come il povero Cristo.
Preghiamo
Preghiamo per Maria
Sorgere nel giorno come il Signore viene a noi… Negli altri in ciò che ci circonda.. Negli eventi, cogliere sopratutto ciò che non passa. Per Maria e per la pace preghiamo.
Sono giorni di sofferenza per tutti noi cristiani, e per i popoli che io chiamo amici, ebrei e musulmani, tutti sotto lo stesso cielo, ma dove c’erano le stelle ora cadono bombe, nella terra che tanti amiamo di cui parla la Bibbia, il Vangelo e anche il Corano. Sogno un mondo di pace, quella strada di unità e di rispetto che anche diverse credenze portano tutti alla stessa speranza. Sono felice di vivere qui, lontano da quella sofferenza, ma ne sento tutto il peso nel cuore, per la nostra indifferenza, per non sapere come aiutare se non stringendoci vicino a pregare, mi sento in colpa quando vado in Chiesa e so di non rischiare che ci cada sopra una bomba, mi sento fragile e penso a chi per ora non entra in sinagoga o in moschea per paura di morire. Continuo a pregare e a sperare ….perché questi ci ha insegnato Gesù….ma cerco anche la strada del fare…come proteggere quei bambini indifesi? Il cuore é pieno di dolore, ma quanto ci metteremo a tornare indifferenti a questa tragedia?
Passa tutto nel corso del tempo. Le parole di Gesù non passano, non passeranno. Però siamo in molti ad ignorarne la portata, la quotidianità, la fattibilità, la verità che porta a vita nuova!
Preghiamo per Maria, per la pace, per quanti soffrono delle ingiustizie continue….