Matteo 20,20-28
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21Egli le disse: “Che cosa vuoi?”. Gli rispose: “Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno”. Rispose Gesù: “Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?”. Gli dicono: “Lo possiamo”. 23Ed egli disse loro: “Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato”. 24Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. 25Ma Gesù li chiamò a sé e disse: “Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. 26Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore 27e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”.
Commento
Gesù ha dato il terzo annuncio della passione, ma i discepoli sembrano andare per un’altra direzione La loro idea di messia non corrisponde a quella che ha in mente Gesù. Di fronte al dramma che sta vivendo Gesù loro non fanno altro che cercare ambizioni e privilegi; questa è la vera preoccupazione dei discepoli. Egli pensa alla morte e loro al primo posto. Egli pensa alla passione e loro pensano ai troni di gloria. È interessante come i discepoli fanno fatica a mettersi nella logica del pensiero di Gesù. Magari quello che chiede la madre dei figli di Zebedeo è quello che tutti in qualche modo vorrebbero chiedere. Gesù richiama i suoi discepoli e torna con grande pazienza a spiegare quale è la via che devono seguire. Gesù va proprio in una direzione contraria a quella che si aspettano i discepoli. Chi vuole diventare grande si farà vostro servo. Gesù chiede ai suoi amici di seguire questa via che è ben diversa da quella del mondo. Se lui è venuto per servire e dare la vita, anche noi dobbiamo servire e donare la vita.
Preghiamo
Preghiamo per Alessandro
Lo stile di Gesù è quello del donare la vita.. Quando ha scelto gli apostoli, non ha guardato se questi erano già imparati a questo… È un cammino, ma la nostra logica è diversa come quella degli apostoli. Preghiamo perché impariamo come si fa a donare la vita con Gesù e per Alessandro.
Chiediamo al Signore cose ambiziose, cose che soddisfano i nostri desideri terreni, concreti, umani.
E il Signore ci chiede di diventare persone nuove, con lo sguardo rivolto verso gli altri e verso Dio. Richieste e sguardo divergenti. Le direzioni suggerite da Gesù sono faticose, scomode, dolorose, ma sono le uniche che portano a Lui, a Dio.
Dacci il coraggio e la forza, Signore, per intraprendere e reggere nel tempo il cammino nell quale ci porti con Te.
Prego per tutti noi e per Alessandro.