1 Pietro 4,1-6
Avendo Cristo sofferto nel corpo, anche voi dunque armatevi degli stessi sentimenti. Chi ha sofferto nel corpo ha rotto con il peccato, 2per non vivere più il resto della sua vita nelle passioni umane, ma secondo la volontà di Dio. 3È finito il tempo trascorso nel soddisfare le passioni dei pagani, vivendo nei vizi, nelle cupidigie, nei bagordi, nelle orge, nelle ubriachezze e nel culto illecito degli idoli. 4Per questo trovano strano che voi non corriate insieme con loro verso questo torrente di perdizione, e vi oltraggiano. 5Ma renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti. 6Infatti anche ai morti è stata annunciata la buona novella, affinché siano condannati, come tutti gli uomini, nel corpo, ma vivano secondo Dio nello Spirito.
Commento
Si riprende il tema di come Cristo ha sofferto per donare la vita. quello che ha fatto Cristo appartiene anche a noi credenti. Quindi anche noi dobbiamo uscire da ogni forma di vita che non ci permette di raggiungere la stessa santità di Cristo. Cristo ha potuto sopportare la sofferenza della croce, non perché era Dio, ma perché da uomo viveva in piena comunione con Dio Padre. Così anche noi se siamo uniti profondamente a Cristo possiamo in qualche modo partecipare della stessa sofferenza di Cristo e superare la nostra fatica. Dobbiamo solo prendere le stesse “armi” che sono di Cristo. Infatti il testo dice: “armatevi degli stessi sentimenti che sono di Cristo” cioè armiamoci dello stesso modo di pensare di Cristo, cioè del modo di colui che dona la vita per noi. Viviamo degli stessi sentimenti di Cristo e riusciremo a superare la sofferenza della vita.
Preghiamo
Preghiamo per Davide
Essere cristiani ci chiede uno sforzo in più, quello di lasciarci assimilare da Lui, in Lui, per e con Lui. Entrare nella logica di Gesù chiede molto. Dio Padre, dammi la forza, il coraggio, la grazia di essere davvero Tua figlia in ogni esperienza della mia vita…
Armarsi dello stesso modo di pensare di Cristo e.. “come” Lui ci ha amato. Ma è bello essere figli salvati, e lasciarci assomigliare a Lui. Come figli amati preghiamo per Davide, per Marta, per Serafina, per Claudia e Marinella, precarie tanto di salute, chiediamo sempre il dono della pace.