martedì 28 marzo

di | 27 Marzo 2023

Esodo 39,1-32

Con porpora viola e porpora rossa e con scarlatto fecero le vesti liturgiche per officiare nel santuario. Fecero le vesti sacre di Aronne, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
2Fecero l’efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. 3Fecero placche d’oro battuto e le tagliarono in strisce sottili, per intrecciarle con la porpora viola, la porpora rossa, lo scarlatto e il bisso, lavoro d’artista. 4Fecero all’efod due spalline, che vennero attaccate alle sue due estremità, in modo da formare un tutt’uno. 5La cintura, che lo teneva legato e che stava sopra di esso, era della stessa fattura ed era di un sol pezzo, intessuta d’oro, di porpora viola e porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 6Lavorarono le pietre di ònice, inserite in castoni d’oro, incise con i nomi dei figli d’Israele, secondo l’arte d’incidere i sigilli. 7Fissarono le due pietre sulle spalline dell’efod, come memoriale per i figli d’Israele, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
8Fecero il pettorale, lavoro d’artista, come l’efod: con oro, porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. 9Era quadrato e lo fecero doppio; aveva una spanna di lunghezza e una spanna di larghezza. 10Lo coprirono con quattro file di pietre. Prima fila: una cornalina, un topazio e uno smeraldo; 11seconda fila: una turchese, uno zaffìro e un berillo; 12terza fila: un giacinto, un’àgata e un’ametista; 13quarta fila: un crisòlito, un’ònice e un diaspro. Esse erano inserite nell’oro mediante i loro castoni. 14Le pietre corrispondevano ai nomi dei figli d’Israele: dodici, secondo i loro nomi; incise come i sigilli, ciascuna con il nome corrispondente, per le dodici tribù. 15Fecero sul pettorale catene in forma di cordoni, lavoro d’intreccio d’oro puro. 16Fecero due castoni d’oro e due anelli d’oro e misero i due anelli alle due estremità del pettorale. 17Misero le due catene d’oro sui due anelli alle due estremità del pettorale. 18Quanto alle altre due estremità delle catene, le fissarono sui due castoni e le fecero passare sulle spalline dell’efod, nella parte anteriore. 19Fecero due altri anelli d’oro e li collocarono alle due estremità del pettorale, sull’orlo che era dall’altra parte dell’efod, verso l’interno. 20Fecero due altri anelli d’oro e li posero sulle due spalline dell’efod in basso, sul suo lato anteriore, in vicinanza del punto di attacco, al di sopra della cintura dell’efod. 21Poi legarono il pettorale con i suoi anelli agli anelli dell’efod mediante un cordone di porpora viola, perché stesse al di sopra della cintura dell’efod e il pettorale non si distaccasse dall’efod, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 22Fecero il manto dell’efod, lavoro di tessitore, tutto di porpora viola; 23la scollatura del manto, in mezzo, era come la scollatura di una corazza: intorno aveva un bordo, perché non si lacerasse. 24Fecero sul lembo del manto melagrane di porpora viola, di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. 25Fecero sonagli d’oro puro e collocarono i sonagli in mezzo alle melagrane, intorno all’orlo inferiore del manto: 26un sonaglio e una melagrana, un sonaglio e una melagrana lungo tutto il giro del lembo del manto, per officiare, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 27Fecero le tuniche di bisso, lavoro di tessitore, per Aronne e per i suoi figli; 28il turbante di bisso, gli ornamenti dei berretti di bisso e i calzoni di lino di bisso ritorto; 29la cintura di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, lavoro di ricamatore, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 30Fecero la lamina, il diadema sacro d’oro puro, e vi scrissero sopra a caratteri incisi, come un sigillo, “Sacro al Signore”. 31Vi fissarono un cordone di porpora viola, per porre il diadema sopra il turbante, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
32Così fu finito tutto il lavoro della Dimora, della tenda del convegno. Gli Israeliti eseguirono ogni cosa come il Signore aveva ordinato a Mosè: così fecero.

Commento

Si dice alla fine di questo testo che fu finito tutto il lavoro della dimora, della tenda del convegno. Un’opera impegnativa sapendo che si stava nel deserto. Una tenda mobile, ma con tutto un arredo complicato. È vero che il campo degli Israeliti stava fermo nel deserto per lunghi periodi, ma immaginiamo anche solo il dover smontare, trasportare e rimontare il tutto. Anche questa era la vita dentro un campo di nomadi che si spostava dentro il deserto. Eppure non possiamo fare altro che dichiarare che il lavoro di questa costruzione ha unito un popolo, ha fatto comprendere il senso del lavoro manuale e artistico, ha messo in evidenza come senza lavoro, arte e bellezza non si può costruire un popolo. Forse questa descrizione così minuziosa e anche faticosa da leggere è lasciata a memoria scritta per tutti i tempi che verranno, per aiutarci a ricordare che serve un qualcosa che, se fatto insieme, produce opere meravigliose e giuste, se non sono fatte insieme produce solo sfruttamento e schiavitù. Occorre allora leggere questo passaggio dell’Esodo assieme alla Genesi che ci mostra l’Adam che lavora e trasforma il mondo lavorando. Il lavoro ci fa con-creatori della terra e del tempio. È qui la vera laicità dell’umanesimo biblico: la prima preghiera dei lavoratori è la costruzione dei santuari e non di idoli come il vitello d’oro.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

2 pensieri su “martedì 28 marzo

  1. Elena

    Ci saranno voluti anni e anni per lavorare tanto tutti insieme su un obiettivo comune. Ciò crea unità e condivisione di risorse, abilità, ricchezze. Costruisce identità e appartenenza. Succede così anche nei nostri posti di lavoro, nelle nostre comunità? A volte, forse, questo è possibile…

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  2. srAlida

    Un lavoro che ha unito un popolo, che ha compiuto meraviglie che ha camminato da singolo e insieme verso il Signore. . Come l’arte che possiedono le nostre chiese e santuari… Ringraziando il Signore riconosce siamo i doni che fa a tutti noi per operare nel suo amore.. Mentre prego con voi per la pace, sempre chiedo preghiera per Marta. Grazie

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