Dono è parola troppo seria e preziosa per essere usata come arma per dire chi sono i cristiani. Si dice: i cristiani sono quelli che donano tempo, economia, capacità, che mettono a servizio di una comunità, di un’esperienza, di un’associazione il loro tempo. Detto fatto. Ma non è così. Non è parola che deve essere usata come bandiera per dare un’identità ai credenti. Dono è parola silenziosa, che si vive nel silenzio. Proprio perché il dono nasce dal cuore e dalla volontà, rimane nel silenzio. Non sappia la destra ciò che ha fatto la tua sinistra dice la parola sacra. E poi ancora il dono è silenzioso perché non appare. Non è forse dono un uomo che nel silenzio vive le sue 8 ore di lavoro con attenzione, con premura, cercando di creare buone relazioni con i suoi colleghi? Non è forse dono una maestra che ogni giorno lavora nel quotidiano con i suoi ragazzi e cerca di tessere trame di relazioni buone con i suoi e le sue colleghe? Oggi tutto diventa visibile, anche un dono. Faccio così anche io: pianto le patate e faccio le foto e le invio ad amici e gruppi. Visibilità di un dono. Madre terra invece cresce nel silenzio e suoi frutti più belli nascono da radici che stanno sotto terra. abbiamo distinto le ore di lavoro da quelle del dono, del volontariato; le prime quelle del lavoro ci toccano per vivere le seconde quelle del dono sono il di più che possiamo dare incastrando orari e tempi impossibili. Ma il tempo che passiamo a casa nostra, strappato ai mille impegni non è forse dono, quello stare con i figli non è dono silenzioso e bello? Quello che voglio dire è che la categoria del dono rifugge l’appariscenza, la parola, la postura che ci mette in evidenza. La categoria del dono cerca invece la postura della semplicità, della parola semplice, consolante, misericordiosa, della parola di tenerezza. Ecco perché si parla del crocefisso come dell’ immagine migliore per dire il dono. L’uomo della croce si dona totalmente, ma lo fa con una postura che dice una passione silenziosa di dono sofferto e di passione per l’uomo. L’uomo della croce è lì silenzioso sulla croce come colui che si dona pienamente e totalmente all’uomo. L’uomo della croce non fa che ribadire un concetto molto concreto: egli donerà all’umanità tutto, fino all’ultima goccia di sangue, ma lo farà in dono silenzioso.