Sembra che ci sia un po’ più freddo, anzi dicono che verranno giorni di freddo. Non so se dire se è meglio o peggio, allora mi rifugio nel luogo comune: è la stagione del freddo, è l’inverno. I luoghi comuni sono un bel rifugio quando non si sa bene che cosa dire. Ma i luoghi comuni sono anche un frasario che forse non dicono un granché e che alla fine rischiano di cadere nel pregiudizio. Meglio saper articolare un pensiero sensato, concluso, che ha basi solide perché ci si è informati prima. Tornando al nostro freddo penso a chi sta nel freddo, a chi lavora al freddo, a chi dorme al freddo. Vi prego se dovete coprire il vostro bellissimo cagnolino con copertine salva freddo non dimenticatevi di coprire con la stessa premura un povero che non ha una coperta. E poi c’è il freddo del cuore dell’uomo che grazie a questo freddo glaciale che sta dentro il cuore non sente più il calore umano dell’incontro buono e bello con l’altro, ma vive come in una perenne glaciazione di sentimenti e quindi, non sentendo calore umano verso l’altro, può permettersi ogni tipo di violenza e di ingiustizia. No, il mio cuore non è freddo. Ho le mani fredde, ho i piedi freddi, ma il cuore no. Il cuore continua a provare un sacco di sentimenti e di emozioni, di sogni e desideri. Decisamente no, il mio cuore non è freddo, ma pieno di calore.