giovedì 12 gennaio

di | 11 Gennaio 2023

ES 6,28-7,1

Questo avvenne quando il Signore parlò a Mosè nella terra d’Egitto: 29il Signore disse a Mosè: “Io sono il Signore! Riferisci al faraone, re d’Egitto, quanto io ti dico”. 30Mosè disse alla presenza del Signore: “Ecco, ho le labbra incirconcise e come vorrà ascoltarmi il faraone?”. Il Signore disse a Mosè: “Vedi, io ti ho posto a far le veci di Dio di fronte al faraone: Aronne, tuo fratello, sarà il tuo profeta. 2Tu gli dirai quanto io ti ordinerò: Aronne, tuo fratello, parlerà al faraone perché lasci partire gli Israeliti dalla sua terra. 3Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nella terra d’Egitto. 4Il faraone non vi ascolterà e io leverò la mano contro l’Egitto, e farò uscire dalla terra d’Egitto le mie schiere, il mio popolo, gli Israeliti, per mezzo di grandi castighi. 5Allora gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando stenderò la mano contro l’Egitto e farò uscire di mezzo a loro gli Israeliti!”. 6Mosè e Aronne eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato; così fecero. Mosè aveva ottant’anni e Aronne ottantatré, quando parlarono al faraone. 8Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: 9“Quando il faraone vi chiederà di fare un prodigio a vostro sostegno, tu dirai ad Aronne: “Prendi il tuo bastone e gettalo davanti al faraone e diventerà un serpente!””. 10Mosè e Aronne si recarono dunque dal faraone ed eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato: Aronne gettò il suo bastone davanti al faraone e ai suoi ministri ed esso divenne un serpente. 11A sua volta il faraone convocò i sapienti e gli incantatori, e anche i maghi dell’Egitto, con i loro sortilegi, operarono la stessa cosa. 12Ciascuno gettò il suo bastone e i bastoni divennero serpenti. Ma il bastone di Aronne inghiottì i loro bastoni. 13Però il cuore del faraone si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva detto il Signore.

Commento

È l’inizio di una grande sfida tra la grandezza del faraone e la piccolezza di Mosè e di quel piccolo sparuto di uomini e donne che compongono Israele. La prima parte di questa sfida la si gioca a colpi di magia. Per l’ebreo la magia era una cosa da condannare, tanto è vero che la prova di Mosè passa attraverso quel bastone che era stato consegnato da Dio stesso e quindi possiamo dire che non è un bastone per la magia, ma un bastone che è segno di Dio.  In questo cammino di liberazione arriva il momento del confronto con il potente, un confronto che è scontro. Un confronto in cui il potente di turno, sentendosi minacciato non fa altro che indurire il cuore e l’altra parte, quella più debole non fa altro insistere perché capisce che può vincere. Il testo dell’Esodo ci insegna che quando il cuore del potente si indurisce l’unica via che resta è quella dell’uscita, della fuga, l’abbandono di quei territori che sono stati il luogo della loro schiavitù. Così si presenta la vicenda di Mosè e del faraone: una lotta per la libertà.

Preghiamo

Preghiamo per Massimo

2 pensieri su “giovedì 12 gennaio

  1. Anonimo

    Libertà, cuore libero, lasciar liberi, noi che non dobbiamo fuggire dall’Egitto, spesso non sappiamo cosa sia essere liberi e lasciare. Un cammino certo da compiere giorno per giorno, una preghiera per Massimo.

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  2. Elena

    Signore, quanto duro può essere il nostro cuore che non vede, non ascolta, non sente la sofferenza altrui? Tu oggi non compi prodigi e spesso ci sentiamo soli e impotenti di fronte alla potenza, all’arroganza e alla prepotenza del faraone, del capo di stato, del dittatore di turno. Solo ci resti la speranza di non essere abbandonati da Te, che tutto vedi, tutto conosci e tutto puoi…anche quando non ti vediamo.
    Prego con voi per Massimo.

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