lunedì 19 dicembre

di | 18 Dicembre 2022

luca 1,1-25

Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo». Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».

Commento

Rispetto all’annunciazione a Maria qui siamo ancora nel racconto di cose che appartengono al vecchio testamento.  Siamo nel tempio, abbiamo a che fa con un sacerdote, Zaccaria. Non era di una categoria importante, era comunque un sacerdote. Siamo dentro un rito: l’offerta dell’incenso. Con Maria tutto cambierà, ma con lei siamo già nel nuovo testamento. Quello di Zaccaria è un gesto di fede rituale che però non è supportato dalla fede vissuta e quindi si blocca un attimo, non crede e diventa muto. Il suo mutismo è la sua incapacità di narrare con gioia la sua fede. Egli si ferma all’aspetto rituale e non va oltre. l’annuncio della nascita del Battista suscita resistenze nel povero Zaccaria. Forse è anche per questo che Dio poi cambierà stile, entrerà nelle nostre case, nella casa di Maria, parlerà direttamente, senza riti e otterrà risposte certe. L’annuncio che ci arriva in questo lunedì della novena di Natale lo possiamo condensare così: riscopri Dio e la sua promessa nel luogo più intimo di te stesso, nel tuo cuore, ritagliati il silenzio necessario per sentire che puoi credere con la tua vita e non solo dire delle parole rituali. Scopri che nel silenzio, nella pace tu puoi accogliere con fede Dio.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i genitori.

2 pensieri su “lunedì 19 dicembre

  1. srAlida

    Riscopri Dio è la sua promessa… Se vivo solo del rito senza fede, non ho gioia per la lieta notizia… Aiutami Signore nel quotidiano a noncedere alla superficie che mi porta via l’essenziale per incontrarti e portare il tuo annuncio, la tua promessa. Per tutti i genitori prego con voi.

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  2. Elena

    Un poco di silenzio fra i rumori…
    Un poco di silenzio per scovare quella piccola luce che poi riempie la vita….
    Un poco di silenzio per ascoltare solo Te, Signore, e tutto ciò che di meraviglioso opera la Tua voce…
    Prego con voi per Giuseppe, che affronta un intervento delicato e per la sua famiglia, per Vincenzo e per tutti noi genitori, cui è affidato un compito delicatissimo e complesso.

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