Apocalisse 14,14-20
E vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata. 15Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: “Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura”. 16Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
17Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. 18Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: “Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature”. 19L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio. Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi.
Commento
Quello che appare sulla nube bianca, figlio d’uomo con la corona d’oro e la falce affilata è il segno della divinità, del Dio dei cieli, ancora una volta del Cristo risorto. Non dobbiamo intendere questa questione della falce, della mietitura e della vendemmia solo come la morte, la falciatura dell’empio e la salvezza del giusto. Provo ad andare per un’altra strada, un’altra spiegazione. Nella cultura contadina l’idea della mietitura e della vendemmia aveva si il significato del raccolto finale, ma aveva anche lo scopo di celebrare la vita nuova, la vita che muore e risorge. Tante erano le feste, i riti, le celebrazioni che venivano fatte per festeggiare la fine delle stagione e l’inizio della vita nuova. Nei vangeli la mietitura e la vendemmia hanno lo scopo di indicare la presenza della vita di Cristo che rinnova il mondo. Quindi questa immagine della falce non è un’immagine di morte, ma di vita nuova, di una vita che tagliata ricresce nuova. È la celebrazione della vita. E’ quindi giustificabile vedere, anche in questo contesto, un riferimento alla passione di Gesù: nel tino dell’ira non ha pestato i nemici, ma è stato egli stesso schiacciato; fuori della città di Gerusalemme è stata consumata la sua morte con valore sacrificale. In questo sacrificio della croce rinasce la vita
Preghiamo
Preghiamo per noi preti
Sono belle queste immagini, anche se forti.
Il Signore Gesù ci aiuti a comprendere pienamente il senso della vita nuova che si genera dalla Sua passione e risurrezione, perché i nostri occhi , a volte, sono vuoti, e il nostro cuore è chiuso alla Sua bellezza e alla Sua misericordia.
Mi unisco alla preghiera per i sacerdoti .
Mentre prego con voi per tutti sacerdoti : ci aiuti il Signore a scoprire i segni di vita nuova nel nostro quotidiano, quella vita che Lui ci dona morendo e risorgendo. Affinché la speranza avvolga tutti coloro che si trovano in qualsiasi difficoltà.