lo che non è italiano la parola ri-sperare. Lo so che farò sorridere qualcuno per questo strano nome. E potete anche scriverlo se volete. Ma ri-sperare è nato guardando un tramonto, guardando persone che stavano narrando storie belle e guardando gente che se ne stavano sul sagrato di una chiesa al termine della messa. Il tutto quasi in contemporanea. Sono stanco e sono sicuro che una volta scritte queste 10 righe me ne andrò a letto. Ma ri-sperare mi è venuto così spontaneamente nel cuore dopo aver intravisto quella scena che ho descritto sopra. Se c’è un bel tramonto, se c’è gente che narra liberamente, se c’è gente che sta un sagrato di una chiesa, allora si può ri-sperare. Mi sembra che questa parola non è solo il contrario di disperazione, infatti il contrario di disperazione è semplicemente sperare. Non esprime nemmeno la necessità di continuare a sperare ogni giorno, contro tutti e contro tutto, come troppe volte ci hanno insegnato. spera sempre mi dicono. Ma chi ce la fa a sperare sempre? Visto che ri-sperare me lo sono inventato, io lo spiego così. Ogni cosa bella che vedo, mi induce a pensare che posso sperare ancora. Ogni gesto, parola e azione bella mi porta a dire che ce la possiamo fare, che si può andare avanti nella vita. non è la mia ostinazione che mi fa sperare, ma è la capacità di vedere il bene attorno a me che mi fa ri-sperare. E sono capace anche di essere contento quando vedo il bene attorno a me. E’ come un ricominciare nella speranza, un riprendere il cammino la dove lo avevamo lasciato prima di vedere il bene. È importante imparare a vedere il bene. Dovremmo imparare a vedere più bene che male. Dovremmo a tavola quando ci sono i nostri figli non parlar male, ma raccontare cose belle. Solo così possiamo ri-partire; solo così possiamo ri-sperare. Sperare ancora, sperare per un altro pezzetto di strada. Solo imparando a guardare storie belle possiamo imparare a vivere con serenità. Forse ho inventato una parola che non sta in piedi. Ma forse in questo modo ho semplicemente detto che possiamo sperare sempre imparando a vedere il bene e non il male.
Grazie don Sandro, è bello leggere le tue parole ogni mattina, sono parole semplici, vere e sincere, così vicine a noi che arrivano dritte al cuore…grazie
Grazie.