martedì 15 novembre

di | 14 Novembre 2022

Apocalisse 14,6-13

E vidi un altro angelo che, volando nell’alto del cielo, recava un vangelo eterno da annunciare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo. 7Egli diceva a gran voce:
“Temete Dio e dategli gloria,
perché è giunta l’ora del suo giudizio.
Adorate colui che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e le sorgenti delle acque”.

E un altro angelo, il secondo, lo seguì dicendo:
“È caduta, è caduta Babilonia la grande,
quella che ha fatto bere a tutte le nazioni
il vino della sua sfrenata prostituzione”.
9E un altro angelo, il terzo, li seguì dicendo a gran voce: “Chiunque adora la bestia e la sua statua, e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, 10anch’egli berrà il vino dell’ira di Dio, che è versato puro nella coppa della sua ira, e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell’Agnello. 11Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome”. 12Qui sta la perseveranza dei santi, che custodiscono i comandamenti di Dio e la fede in Gesù. 13E udii una voce dal cielo che diceva: “Scrivi: d’ora in poi, beati i morti che muoiono nel Signore. Sì – dice lo Spirito -, essi riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono”.

Commento

È caduta Babilonia la grande. Con questo inno si va finalmente a definire chi è il potere che opprime. Gli ebrei hanno conosciuto la schiavitù in Egitto, la deportazione in Babilonia e la distruzione romana. Babilonia è simbolo di tutti coloro che hanno oppresso gli ebrei ed ora diventa il simbolo di chi perseguita i cristiani. L’inno dichiara che l’intervento messianico atteso da secoli ora è arrivato. Si mette in evidenza come la pienezza dei tempi non è più la legge ebraica ma il Cristo con la sua grazia. Non mi soffermo questa volta su tutti i simboli, voglio fare una riflessione di altro tipo. Ormai abbiamo capito come funziona l’Apocalisse, questa lotta tra bene e male. Mi sembra che anche noi oggi siamo chiamati a riflettere in maniera seria sul senso della storia che stiamo vivendo e nella quale siamo immersi. Riflettere però sulla storia con le categorie bibliche e non semplicemente con quelle storiche. Vuol dire per esempio che dobbiamo dare spazio alla speranza , che le armi del credente sono quelle della non violenza. Vuol dire che il credente legge i fatti della storia non a partire dai potenti, ma dal quotidiano, dalla gente comune, da tutti coloro che lottano in maniera pacifica contro il male. L’apocalisse è come un grande affresco che se non è tenuto sotto controllo rischia di farci deviare solo verso un grande disastro e solo verso grandi lotte. In realtà si parte da una storia che è malata, ma si arriva al Cristo che con la sua grazia salva il mondo

Preghiamo

Preghiamo per Davide

2 pensieri su “martedì 15 novembre

  1. Elena

    Chiedo una preghiera per gli amici Ucraini che iniziano una nuova vita e per Giorgio .

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  2. sr Alida

    Guardare a Gesù con la sua graziea dare spazio alla spera per le intenzioni di oggi e per tutti preghiamo

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