Apocalisse 10,1-7
E vidi un altro angelo, possente, discendere dal cielo, avvolto in una nube; l’arcobaleno era sul suo capo e il suo volto era come il sole e le sue gambe come colonne di fuoco. 2Nella mano teneva un piccolo libro aperto. Avendo posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, 3gridò a gran voce come leone che ruggisce. E quando ebbe gridato, i sette tuoni fecero udire la loro voce. Dopo che i sette tuoni ebbero fatto udire la loro voce, io ero pronto a scrivere, quando udii una voce dal cielo che diceva: “Metti sotto sigillo quello che hanno detto i sette tuoni e non scriverlo”. Allora l’angelo, che avevo visto con un piede sul mare e un piede sulla terra, alzò la destra verso il cielo6e giurò per Colui che vive nei secoli dei secoli, che ha creato cielo, terra, mare e quanto è in essi: “Non vi sarà più tempo! Nei giorni in cui il settimo angelo farà udire la sua voce e suonerà la tromba, allora si compirà il mistero di Dio, come egli aveva annunciato ai suoi servi, i profeti”.
Commento
La visione è quella di un angelo possente che scende dal cielo. Questo angelo possente inserito in questo capitolo 10 è paragonabile ad una possente, grandiosa invocazione. È come un grido che dice: di fronte a questo male, di fronte a questa situazione corrotta, bisogna che intervenga Dio con la sua mano possente. non dobbiamo pensare a questo intervento divino come ad un castigo, ma come la supplica dell’uomo che non sa più come deve comportarsi e chiede aiuto a Dio. Vi è come una scena che evoca la fine di un temporale, quando le nubi si squarciano ed il sole lancia attraverso di esse due potenti raggi, mentre si intravedono i colori dell’arcobaleno. Così viene descritto l’intervento di Dio. Ricorda l’arcobaleno dopo il grande diluvio. E così mentre l’uomo invoca la potenza di Dio, Egli si presenta come un arcobaleno gettato sul mondo. L’angelo tiene tra le mani un piccolo libro aperto. Esso è il simbolo del vecchio testamento, della legge. È un piccolo libro perché il grande libro è il vangelo che è il compimento della legge. È un libro aperto perché, mentre la legge era chiusa, aperta solo agli addetti ai lavori, il vangelo è aperto a tutti coloro che vogliono conoscerlo. Il compimento del mondo non è il castigo, ma l’annuncio dell’amore di Dio che è il perdono.
Preghiamo
Preghiamo per Anna
Una visione di riappacificazione, questo mi pare di leggere oggi. Un Dio che tende la mano verso la vita degli uomini, come promesso, e li conduce a sé, li guida, li rasserena, dà loro pace e bellezza, amore e perdono. È grande questo Dio che pone un ponte, un passaggio dal divino all’umano…
Invocazione e supplica… Alle mani del Signore che ci ama trova ogni volta il modo di ristabilire. Chiediamo Signore aiuto per discernere e vivere i veri valori. Ti preghiamo per Anna.