ascoltare con merito

di | 28 Ottobre 2022

Tutti sanno organizzare, tutti sanno fare, o agire; e allora proprio perché tutti sanno, diamo un merito. C’è anche il ministero dell’istruzione e del merito adesso. Ho letto un articolo dove si dice che don Milani, il grande priore di Barbiana, grande amante della scuola, di fronte a tale ministero del merito si è come rivoltato nella tomba. Una scuola per tutti, non per i meritevoli!  E chi non sa organizzare? E chi non sa fare? Meglio stare in un angolo. Meglio valere poco più di zero. Ecco questa cooperativa, questa mia vita, questo mio insensato stare nel mondo, in un certo modo non ha meriti, non è organizzato, non sta in piedi. E allora vale zero. Avanti a tutti coloro che hanno meriti! E quelli che non hanno meriti? Facciamo una scuola per loro, un progetto per loro, un attività per loro. Io dico no! Facciamo un’attività che sembra disorganizzata, ma che è inclusiva di tutti. Quando ero alle medie non ero un granché in alcune materie e i professori, pensando di fare cosa buona e giusta, avevano strutturato dei percorsi apposta per gente come me. Mi sentivo lo sfigato della classe. Non mi sentivo messo nella condizione di essere un privilegiato che aveva un percorso apposta per me, ma lo sfigato della classe, che non sapeva fare quello che facevano gli altri. Non per merito, ma per inclusione.  lo che non sono capace di fare niente, so una cosa però. Una cosa che sta nel profondo del mio cuore e che non vorrei mai perdere di vista. So che la capacità di guardare e ascoltare nel più intimo del cuore di ciascuna persona è un dono prezioso, un dono che sa ascoltare per cogliere le ferite dell’anima. E questo non avviene per merito, ma per grazia. E ringrazio Dio Padre che mi ha donato tanta di questa grazia. Questo sguardo alla ferita, al profondo del cuore non si può programmare, non si può gestire, si può solo desiderare e agire con molta cura e attenzione e pazienza. La nostra cooperativa è così: non guarda tanto alla programmazione, ma al cuore, non guarda al merito, ma alla grazia, non punisce ma ripara. Noi siamo così e nessuno e niente ci farà cambiare strada, perché questa è l’unica strada che conosco per rendere viva  la vita

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