Foglie in caduta
Non è proprio la giornata per mettermi a fare delle piccole camminate su e giù per provare a pensare un attimo a tutto quel gomitolo ingarbugliato che sono io. Non è proprio il tempo per simili operazioni. È più una giornata autunnale. La prima forse di quest’anno. Il gatto faraone sta qui accucciato vicino a me, non si muove proprio. E io sto qui e traffico tra mille cose. Esco un attimo mi guardo in giro e vedo la mia pianta di cachi con le foglie tutte rosse. Guardo meglio e le vedo cadere a terra. è la stagione della caduta, della spogliazione, della resa. Il grigio del cielo, un poco di pioggia leggera, cambiano i colori e le prospettive. Dopo la grande luce estiva che ha prosciugato tutto, ora appare una luce che narra il rosso incerto dell’autunno. Mi guardo nel cuore, non lo sento agitato, lo sento in caduta come le foglie, lo sento arreso, ma di una resa che non voglio, ma che so che sarà così. Prendo le foglie cadute a terra, le guardo un attimo e il cuore mi dice: sei pronto per morire e rinascere? Io dico: non sono ancora caduto a terra, lasciami resistere ancora un poco. Rientro in casa appoggio la foglia sul tavolo e mi rimetto al lavoro. Ogni tanto scappa l’occhio alla foglia rossa: perché non mi narri di cosa vuol dire cadere a terra, cosa vuol dire marcire per terra, cosa vuol dire scomparire nella terra? Troppo scontata la frase di una meravigliosa canzone di de André che sembra salvare la situazione e che dice: dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior. Troppo scontata mentre guardo la mia foglia rossa. Mi offre una via di fuga, ma non è una vera via di fuga. Non voglio essere letame, voglio essere diamante. Tutto qua. Prendo la mia foglia rossa la riporto fuori, la metto per terra, mi segue il gatto faraone e mi guarda perplesso. E dico alla foglia rossa: insegnami l’arte di essere letame e non diamante, insegnami l’arte di cadere a terra e di marcire. Verrò a trovarti ogni tanto foglia rossa, fino a quando sarai sparita nella terra. e allora aspetterò la primavera e vedrò foglie verdi sulla pianta di cachi fuori casa mai. E mi dirò ecco la mia foglia rossa rinata. Chissà se imparerò qualcosa dall’umile foglia rossa caduta a terra.
Grazie per la bellissima metafora della foglia rossa, poesia della vita.