lunedì 12 settembre

di | 11 Settembre 2022

Gv. 19,31-37

Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. 32Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. 33Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. 35Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

Commento

Dopo la morte si tratta di capire che cosa fare del corpo di Gesù. I giudei non sopportavano che i corpi rimanessero esposti secondo l’usanza dei romani, per giorni. Oltretutto era il giorno della parasceve cioè il venerdì vigilia della Pasqua. La legge di Mosè ordinava di seppellire i cadaveri prima di sera. Da questa indicazione sappiamo che Gesù fu condannato il 14 del mese di Nisan, venerdì, il primo mese dell’anno ebraico, il mese della pasqua ebraica . Per portare via i corpi dei condannati era necessario fossero morti, per cui i Giudei chiesero che fosse loro inflitto il crurifragium, una pena supplementare che non era sempre applicata. Per accelerare la morte per soffocamento dei condannati venivano spezzate loro le gambe. Questa operazione dolorosa e tremenda viene prima eseguita ai due crocefissi con Gesù. Quando arrivano a Gesù un soldato colpisce Gesù con una lancia. La tradizione chiama questo soldato Longino che significa lancia. La conclusione è questa: volgeranno lo sguardo a colui che è trafitto. Si tratta di una citazione presa dal profeta Zaccaria. Ciò che avvenne dopo la morte di Gesù ha dunque un valore simbolico molto importante. Agli occhi dei credenti Gesù non è un cadavere destinato alla dissoluzione, bensì il corpo prossimo alla resurrezione, quello del Signore vivente che dona lo Spirito.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

2 pensieri su “lunedì 12 settembre

  1. sr Alida

    Voleranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto… Posso radicarsi in terra solo se con il ciel discorro… Discorrere con il Crocifisso dei crocifissi di oggi, nel mondo, perseguitati, scartati, profughi, ammalati, senza pace… Con voi prego per la pace e che sappiamo volgere sempre lo sguardo al Crocifisso.

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  2. Elena

    Quanta terribile e crudele sa essere una morte inflitta. Sono pagine dolorose, queste della passione, per chi le ha vissute, per chi le ha scritte, per chi le legge ancora dopo così tanto tempo. Non smettono di muovere il cuore in ogni parola. Che i nostri cuori si smuovano affinché il Signore viva attraverso il nostro essere credenti, attraverso la Sua chiesa, affinché la Sua morte e la Sua resurrezione abbiamo senso e diano senso alle nostre vite.
    Prego con voi per la pace.

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