Li incontro la prima volta via email, la seconda e la terza in remoto con il pc, la 4 finalmente in presenza. Son una coppia partiranno per la Bolivia. Inizialmente per un mese, così tanto per guardarsi in giro un attimo, per capire, e poi vedremo se per 2 anni si fermeranno da quelle parti. Sono l’ultima di una lunga schiera di giovani e famiglie che partono per le missioni, in questo caso di Bolivia. Sono tutte bellissime storie di impegno, di donazione, di condivisione, di senso della giustizia. Sono orgoglioso di aver visto che tanti giovani, tante famiglie ancora oggi decidono di provare queste esperienze. Penso che fino a quando ci sono nel mondo persone come queste il mondo della solidarietà non può finire e possiamo sperare in un mondo più bello e giusto. Io ne sono profondamente convinto. E poi questi giovani e queste famiglie sono il segno che nel mondo c’è ancora il bene. Belle storie davvero. Dovremmo coltivare con più attenzione persone che desiderano spendersi per gli altri. Dovremmo dedicare tanto tempo a loro. E magari lo facciamo anche. E quando si dedica tanto tempo alla fine qualcosa salta fuori. Vi garantisco che vi accompagno nella preghiera, che cercherò di esserci nel momento del bisogno. Ma poi dovrete camminare con le vostre gambe. Dovrete condividere un pezzo della vostra vita con quella della gente che vi è affidata. Questo è compito vostro. Ed è compito vostro anche essere attenti alla giustizia sociale, alla capacità di far emergere il bene delle persone. Per la verità questo è compito anche mio, anche di noi tutti. Non posso pensare ad un mondo che va solo male e i segni del cambiamento ci sono e sono i giovani e le giovani famiglie. Grazie quindi per la vostra scelta. Grazie per la scelta di tanti giovani e famiglie che ho visto impegnati in cose belle. Non faccio nessun nome, ma alla fine in questo grazie ci sono tutti, proprio tutti. E queste partenze mi danno speranza. Il mondo sarà più bello anche grazie a voi.