sabato 30 luglio

Gv 14,1-7

Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. ²Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? ³Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. ⁴E del luogo dove io vado, conoscete la via”. ⁵Gli disse Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?”. ⁶Gli disse Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. ⁷Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto”.

Commento

I discepoli hanno diritto di essere turbati; Gesù ha appena dato l’annuncio della sua morte in croce. E Gesù cerca di offrire un motivo  di speranza. Questo è uno di quei testi che fanno parte dei discorsi di addio, un genere letterario molto presente nell’antichità. Gesù conoscendo l’esito finale della sua vicenda lascia parole di addio. Il discorso di addio ricorda ai discepoli quale condotta debbano tenere, talvolta affida loro una particolare missione. Si tratta comunque di un discorso orientato al futuro. Prendendo questo modello letterario Giovanni può parlare del futuro. Per esempio la paura, il timore, il turbamento dei discepoli si supera, dice Gesù con un atto di fede: abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. inoltre si parla di un posto che Lui va a preparare. Non si tratta del paradiso, si tratta piuttosto del luogo e del tempo dove, ricevuta la salvezza, possiamo vivere la pienezza della vita. E il luogo e il tempo noi lo conosciamo. Basta seguire lui che è la via, la verità e la vita. Se vogliamo essere più espliciti questo luogo e tempo è la via che sale verso il calvario, è la verità di una vita donata, è la vita di Gesù donata sulla croce. Il luogo e il tempo da seguire è semplicemente Gesù.

Preghiamo

Preghiamo per chi è ammalato