mercoledì 4 maggio

di | 3 Maggio 2022

Gv. 1,35-42

Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli 36e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!”. E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: “Che cosa cercate?”. Gli risposero: “Rabbì – che, tradotto, significa Maestro -, dove dimori?”. 39Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. 40Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 41Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia” – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa” – che significa Pietro.

Commento

Continua questo prima capitolo del vangelo di  Giovanni, ora viene introdotta la prima chiamata dei discepoli. Se avete in mente lo schema delle chiamate degli altri evangelisti vi accorgerete che quelle di Giovanni sono molto diverse. Dire che sono diverse non vuol dire che non sono vere, vuol dire che l’evangelista non ha in mente uno schema cronologico, ma uno schema simbolico. Come prima cosa Giovanni mostra Gesù come agnello di Dio.  La testimonianza di Giovanni il Battista e poi di Gesù parte da un dire, da una parola che rende visibile, che crea, che da forma. In questo caso la forma che prende è quella dell’agnello mansueto che verrà condotto alla croce. Alla parola corrisponde poi un udire, un ascoltare e in quell’ascoltare ecco il seguire. Lo schema è molto semplice: una parola detta, una parola ascoltata, una decisione, un seguire la parola ascoltata.  Seguire Gesù vuol dire seguire il Pastore della vita. Seguire altri modelli che sono i modelli della competitività, della rivalità, vuol dire avere come pastore la morte. Quindi, è importante ciò che si segue e il modello ci viene dalla parola che ascoltiamo. Il Vangelo ci presenta quel modello che vuol renderci liberi dai modelli di menzogna, che ci tolgono la nostra umanità

Preghiamo

Preghiamo per Giovanna

Un pensiero su “mercoledì 4 maggio

  1. sr Alida

    Gesù il pastore della vita: Fissa lo sguardo su me, mi fa tornare agli albori della chiamata… Custodire questo sguardo nel quotidiano è sapersi amata in ciò che sono, che penso, che faccio… Che vivo è importante… Fa Signore che avvertiamo questo sguardo su tutti noi, aiutaci a non smarrirciin ciò che ci toglie speranza. Pregando per Giovanna chiedo una preghiera per Marta e la sua famiglia, per Monica e la sua famiglia e per l’insicurezza della vita di Laura….

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