silenzio faticoso

Vado a trovare una persona ammalata, passano a salutare alcuni amici, vado a controllare le api, e poi il gruppo famiglie a Berbenno. Per il resto giornata silenziosa. Ma è un silenzio faticoso. Così come è faticosa la nostra vita. Cosa vuol dire che il silenzioso è faticoso. Se penso a me lo spiego così: amo il silenzio, a volte lo cerco davvero, altre volte è il silenzio che mi viene incontro. Devo anche dire che mi stanno bene quelle giornate dove si sta soli e tranquilli con il proprio lavoro e i propri pensieri. Sono così rari questi momenti che quando arrivano sono come manna caduta dal cielo. Ma ieri era faticoso il silenzio. Faticoso perché non riuscivo a riempirlo con qualcosa a cui pensare. Faticoso perché non mi bastava una silenzio vuoto. E poi faticoso perché speravo in qualcuno che passava da quelle parti. Sono strano però, sono sempre uno a cui non basta mai il tempo presente e cerca sempre di riempire tuti i vuoti, quelli del tempo con nuovi impegni, quelli del cuore con nuove preoccupazioni.  Ed invece vorrei imparare a gustare il silenzio come vuoto, come capacità di stare con il mio cuore punto e basta. Ma il silenzio è come la vita: ricercato come un dono prezioso, ma faticoso da reggere come è la vita, faticosa da reggere.