vivere il mistero

di | 12 Luglio 2024

Nel centro del nostro corpo funziona il nostro cuore. Da lì non partono solo le funzioni vitali che ci tengono in vita, ma anche tutto quello che tiene in vita la nostra parte di affetti, di sentimenti, di relazioni, di desideri, forse anche di bisogni. In alcuni luoghi profondi del nostro cuore risiede una parte di noi che è sottile e delicata malinconia. Emerge in alcuni momenti, quando la mancanza, la fatica si affacciano alle porte della nostra parte più intima. È un mistero che siamo chiamati ad affrontare e vivere.  Recupero questa immagine per spiegare questa malinconia che a volte mi prende. È come se la comunione con le cose che fai e con le persone con cui costruisci relazioni si fermasse sulla soglia di casa e non ci entrano più. Non è che vengono a mancare, ma non varcano più la soglia del mio cuore. So che tutto quando mi circonda, so che tutti gli amici che mi circondano fanno tanto per me. la malinconia arriva quando io non riesco a rendermi conto di sentire nel profondo del mio cuore tutto questa presenza buona. È come se tutto si fermasse sulla soglia di casa e non entra mai nel mio cuore. Ovviamente il responsabile di questo sono io e non agli altri. se qualcuno riuscisse in autenticità di vita e con profonda attenzione, che poi deve essere, reciproca ad arrivare al centro del cuore riusciremmo a vedere la bellezza che sta dentro ciascuno, che sta in me e riusciremmo a dare voce a tutto quanto c’è di bello nella vita. ma ci vuole qualcuno che sa arrivare al centro del nostro cuore e che rasserena e allora il mistero della  malinconia svanisce. C’è un salmo, il 139 che dice proprio questo: signore tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo. penetri da lontano i miei penseri. È il Signore che arriva al centro del mio cuore e può scrutare le profondità del mistero della mia malinconia e può risvegliare la vita. l’amico c’è e fa molto, ma a volte può arrivare solo alla soglia del mistero, a volte arriva al cuore della vita, ma è il Signore che conosce l’arte di conoscermi nel profondo, di risvegliare in me la vita. certo che Signore e amici sono una bella accoppiata.

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