Per vivere devo avere la testa e il cuore sempre vigile e attento al cambiamento. Non posso rimanere quello di sempre. Non sono mai quello di sempre. C’è una parabola nel vangelo che mi aiuta a capire cosa vuol dire questa capacità di cambiare per continuare a vivere. È quella che narra così: “Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi”». Nella parabola il vestito vecchio è la legge di Mosè trasformata dagli uomini in un insieme di regole sempre uguali a sé stesse. Nella mia vita il vestito vecchio sono le abitudini consolidate nel tempo, quel si è fatto sempre così. Nella parabola l’otre vecchio è una storia antica che sembra non avere più niente di interessane da raccontare, niente di nuovo da contenere, come quando nella cantina si conserva il vino di quell’annata speciale, ma che non si vuole mai aprire per un momento di festa e rimane malinconicamente nella cantina. Nella mia vita l’otre vecchio è una storia personale che non produce più nulla di nuovo e che vive di una nostalgia di un tempo passato, un otre che rimane malinconicamente nel fondo della mia vita. Nella parabola il vestito nuovo è la novità di Gesù e del suo regno che chiede di essere accolta come grazia e dono. Nella mia vita il vestito nuovo è la vita nuova carica di misericordia che, grazie al dono di Dio, può risvegliare la gioia e la speranza. Nella parabola il vino nuovo è la gioia della vita che grazie alla pienezza di vita regalata da Gesù, può diventare festa e pienezza di vita per me. Certo il vecchio e il nuovo non stanno insieme e allora per vivere è bene scegliere: un abito vecchio o nuovo. Un otre vecchio con vino vecchio o un otre nuovo con vino nuovo.
E se fosse che il nuovo è un intreccio con il vecchio?
Posso avere una vita nuova senza nostalgia del vecchio, ma una vita che cresca ad esempio evitando gli errori vecchi (certamente senza rimpianti) e ammirando le cose nuove (con felicità). Un vestito nuovo con gli orditi e le trame vecchie…
Grazie e buon pomeriggio
Il nuovo cioè il futuro, ha bisogno del presente… che costruisce realtà e situazioni nuove senza demolire il vecchio cioè il ” passato” ma prende ciò che è buono e gli dà nuova prospettiva per il bene di tutti. Così dovremmo fare tutti nella nostra vita per crescere e cambiare senza stravolgere.