venerdì 8 luglio

di | 7 Luglio 2022

Gv. 10, 22-30

Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. 24Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: “Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente”. 25Gesù rispose loro: “Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. 26Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. 27Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. 29Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. 30Io e il Padre siamo una cosa sola”.

Commento

Vedete come quasi tutti i grandi discorsi di Gesù che si trovano nel vangelo di Giovanni hanno come sfondo delle feste del calendario ebraico. In questo caso il discorso sul pastore bello o buon pastore ha come sfondo la festa della dedicazione che si svolge d’inverno. Si tratta della grande festa della dedicazione del tempio di Gerusalemme. La nota era inverno dice bene un atteggiamento: le grandi e maestose pietre del tempio erano gelide, come i giudei che non vogliono ascoltare Gesù e la sua parola. La festa della dedicazione era una festa esteriore che celebrava la bellezza esteriore del tempio, ma non celebrava la bellezza dell’incontro con la parola che salva l’uomo. Si può ripetere il dramma: incontrare le pietre di un edificio sacro, ma non incontrare il sacro, non respirare una presenza, non ascoltare la voce che ci parla. E uscire, come si è entrati. Soltanto chi ascolta la parola del pastore bello può celebrare la grande festa del tempio e del sacro. E sappiamo bene come Gesù sulla croce squarcerà il velo del tempio e renderà visibile a tutti gli uomini la grande verità della vita cristiana che è chiamata a credere non in un tempio di pietre, ma un tempio di umanità che è Gesù.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i nostri ragazzi.

2 pensieri su “venerdì 8 luglio

  1. sr Alida

    Si forte è il rischio di celebrare un luogo con le sue pietre più che celebrare l’incontro con il Signore la bellezza dell’ascolto della Sua Parola, senza respirare una presenza. Per tutti i nostri ragazzi preghiamo.

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  2. Elena

    Dove sei, oh Dio? A volte ti incontro nell’uomo e nel suo sguardo, o nei suoi gesti, a volte in una chiesa, a volte in un alito di vento, a volte nel bosco e nei suoi silenzi, a volte nella potenza del mare, a volte su un monte, a volte nella bellezza del creato in tutte le sue forme. Più spesso nel silenzio del mio cuore che ha bisogno di ascoltare la Tua voce . Dove sei Signore di tutto? Io non ho un luogo dove necessariamente incontrarti, Ti sento in ogni dove, presente ovunque, bellezza misteriosa , manifestazione di amore ed equilibrio, di misericordia e compassione, di tenerezza e perdono. Dove posso incontrarti, Dio che conosci e liberi ogni uomo? Ovunque Tu sia, voglio camminare e riconoscerti…

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