venerdì 26 gennaio

di | 25 Gennaio 2024

Ez. 16,15-34

15 “Ma tu, inebriata della tua bellezza, ti prostituisti sfruttando la tua fama e offrendoti a ogni passante, a chi voleva. 16 Tu prendesti delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi ornati di vari colori, e là ti prostituisti: cose tali non ne avvennero mai, e non ne avverranno più. 17 Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io ti avevo dati, te ne facesti delle immagini d’uomo, e ad esse ti prostituisti; 18 prendesti le tue vesti ricamate e ne ricopristi quelle immagini, davanti alle quali tu mettesti il mio olio e il mio profumo. 19 Così anche il mio pane che ti avevo dato, il fior di farina, l’olio e il miele con cui ti nutrivo, tu li mettesti davanti a loro, come un profumo di soave odore. Questo si fece!”, dice il Signore, DIO. 20 “Prendesti inoltre i tuoi figli e le tue figlie, che mi avevi partoriti, e li offristi loro in sacrificio, perché li divorassero. Non bastavano dunque le tue prostituzioni, 21 perché tu avessi anche a scannare i miei figli, e a darli loro facendoli passare per il fuoco? 22 In mezzo a tutte le tue abominazioni e alle tue prostituzioni, non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza, quando eri nuda, scoperta, e ti dibattevi nel sangue. 23 Ora dopo tutta la tua malvagità, guai! guai a te!”, dice il Signore, DIO, 24 “ti sei costruita un bordello; ti sei fatta un alto luogo in ogni piazza pubblica: 25 hai costruito un alto luogo a ogni capo di strada, hai reso abominevole la tua bellezza, ti sei offerta a ogni passante; hai moltiplicato le tue prostituzioni. 26 Ti sei prostituita agli Egiziani, tuoi vicini dalle membra vigorose, e hai moltiplicato le tue prostituzioni per provocare la mia ira. 27 Perciò, ecco, io ho steso la mia mano contro di te, ho diminuito la razione che ti avevo fissata, e ti ho abbandonata in balìa delle figlie dei Filistei, che ti odiano e hanno vergogna della tua condotta scellerata. 28 Non sazia ancora, ti sei pure prostituita agli Assiri; ti sei prostituita a loro; ma neppure allora sei stata sazia! 29 Hai moltiplicato le tue prostituzioni con il paese di Canaan fino in Caldea, ma neppure con questo sei stata sazia. 30 Com’è vile il tuo cuore”, dice il Signore, DIO, “a ridurti a fare tutte queste cose, da sfacciata prostituta! 31 Quando ti costruivi il bordello a ogni capo di strada e ti facevi gli alti luoghi in ogni pubblica piazza, tu non eri come una prostituta, poiché disprezzavi il salario, 32 ma come una donna adultera, che riceve gli stranieri invece di suo marito. 33 A tutte le prostitute si fanno regali; ma tu hai dato regali a tutti i tuoi amanti, li hai sedotti con i doni, perché venissero a te, da tutte le parti, per le tue prostituzioni. 34 Con te, nelle tue prostituzioni è avvenuto il contrario delle altre donne; poiché non eri tu la sollecitata; in quanto tu pagavi, invece di essere pagata, facevi il contrario delle altre”.

Commento

Il tema che emerge oggi è quello della città di Gerusalemme che si vende ai popoli vicini. L’immagine usata è quella della prostituzione. Prima agli Egiziani, poi agli Assiri, poi ai Caldei e per finire ai Babilonesi. Ma cosa vuol dire questa immagine? Il racconto ci porta a dire che per Gerusalemme dopo il grande tempo del suo splendore inizia il tempo della decadenza, della divisione. I suoi capi pensano che alleandosi e sottomettendosi con le varie potenze del tempo alla fine la città si può salvare. In realtà alla fine non ci sarà salvezza. La descrizione del testo dice anche che questo modo per allearsi è uno svendere la propria identità. Entreranno culti pagani che porteranno addirittura al sacrificio rituale di bambini che fino a quel momento Gerusalemme non aveva conosciuto, anzi che aveva sempre condannato. Arriveranno anche alleanze fatte di corruzione e di doni e regali. Ma questo non farà altro che rendere povero il popolo di Gerusalemme. Infatti tutta la ricchezza verrà utilizzata per pagare i grandi regni che di volta in volta dichiaravano di voler difendere la città. Gerusalemme si impoverisce sempre di più e quando i babilonesi arriveranno diventerà facile conquistarla.

Preghiamo

Preghiamo per Carlo

2 pensieri su “venerdì 26 gennaio

  1. sr Alida

    Donaci luce, Signore /per rimanere in Te, nel Tuo amore.. Per Carlo la preghiera.

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  2. Elena

    Quanto è grande la prostituzione in politica, nei movimenti economici, nello svendere la propria identità e integrità per interessi diversi… È la storia del mondo, è la storia delle città, delle culture. È la storia degli uomini. Personalmente credo che le contaminazioni con altri popoli e culture sia una cosa positiva, arricchente, purché non si svenda la propria identità . Scendere a patti può essere importante ma occorre mettere sul piatto della bilancia i rischi che ogni patteggiamento può fare nascere. E il rischio di perdersi, in nome di altri credo e di altri valori, è sempre in agguato. Quanto poco siamo forti davanti ad una tentazione golosa o seduttiva! Che essere fedeli però non ci irrigidisca nel non accogliere ciò che è diverso, o nel farci sentire superiori o migliori…. Altro rischio del sentirsi “gli eletti”.
    Una preghiera per tutta l’umanità e per Carlo.

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