venerdì 23 settembre

di | 22 Settembre 2022

Gv. 21,20-25

Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: “Signore, chi è che ti tradisce?”. 21Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: “Signore, che cosa sarà di lui?”. 22Gesù gli rispose: “Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi”. 23Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: “Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?”. Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. 25Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

Commento

Siamo alle ultime parole del vangelo di Giovanni. Da domani iniziamo con il libro dell’apocalisse. Sono parole che dicono una cosa bellissima. Il discepolo che ha scritto il vangelo ha scelto di scrivere cose essenziali. Molte altre cose si potevano scrivere di Gesù nel vangelo di Giovanni, ma queste sono state scritte perché sono sufficienti per credere. A volte bastano le parole essenziali, non tante, ma quelle giuste. Un secondo motivo interessante è che tutte queste parole sono state scritte perché rimangano come testimonianza di uno che ha visto e creduto e che attraverso queste parole invita tutti noi a credere e a testimoniare. Parole per la nostra vita, parole per la nostra fede. Questo viaggio durato mesi dentro il vangelo di Giovanni si conclude qui. E si conclude con la parola: tu seguimi. Quello che abbiamo scritto come commento è una piccola parte, una goccia minima dentro un oceano immenso che sono tutte le parole di Giovanni, sono solo un attimo di semplicità dentro la grandiosità, la profondità e l’immensità di questo vangelo. Un grazie a chi ci ha seguito. Ed ora l’apocalisse, forse il testo più arduo, difficile, ma meraviglioso di tutta la bibbia. Un testo che la tradizione attribuisce ancora a Giovanni e ai suoi discepoli

Preghiamo

Preghiamo per Roberto

2 pensieri su “venerdì 23 settembre

  1. sr Alida

    Ciò che è essenziale, le cose essenziali, vivere ciò che è così, deve essere bello e utile alla serenità… Alla sequela alla ricerca di un Volto in tutto ciò che si vive, allora qui ed ora è l’essenziale… Signore nel Tuo sguardo d’amore facci scoprire ciò che importa alla vera gioia. Mi unisco alla preghiera per Roberto. E per le intenzioni che portiamo in cuore.

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  2. Elena

    “… Il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri….” Non pensiamo mai ad ogni singolo istante della vita di qualcuno, ce ne mancano il tempo, la voglia, la costanza, la profondità, l’empatia, le ragioni…
    Dalla nascita di Gesù, si passa alla Sua vita adulta, alle cose meravigliose fatte con amore e per amore degli uomini. Le cose essenziali o quelle più significative, quelle che rapiscono il cuore e l’anima, quelle che ci mettono in discussione, quelle che danno luce e speranza, quelle che muovono la fede e ci chiedono adesione… Quelle che ci permettono di incontrare il Signore anche oggi. In ogni libro, anche in ogni diario, si scrivono le cose più significative e profonde. Grazie Giovanni per il dono che ci hai lasciato nel parlare del Gesù che amavi e che ti ha amato…

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