venerdì 17 febbraio

di | 16 Febbraio 2023

esodo 21,1-17

Queste sono le norme che tu esporrai loro. Quando tu avrai acquistato uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni e nel settimo potrà andarsene libero, senza riscatto. 3Se è venuto solo, solo se ne andrà; se era coniugato, sua moglie se ne andrà con lui. 4Se il suo padrone gli ha dato moglie e questa gli ha partorito figli o figlie, la donna e i suoi figli saranno proprietà del padrone, ed egli se ne andrà solo. 5Ma se lo schiavo dice: “Io sono affezionato al mio padrone, a mia moglie, ai miei figli, non voglio andarmene libero”, allora il suo padrone lo condurrà davanti a Dio, lo farà accostare al battente o allo stipite della porta e gli forerà l’orecchio con la lesina, e quello resterà suo schiavo per sempre.
7Quando un uomo venderà la figlia come schiava, ella non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. 8Se lei non piace al padrone, che perciò non la destina a sé in moglie, la farà riscattare. In ogni caso egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei. 9Se egli la vuol destinare in moglie al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. 10Se egli prende in moglie un’altra, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione. 11Se egli non le fornisce queste tre cose, lei potrà andarsene, senza che sia pagato il prezzo del riscatto.
12Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte. 13Se però non ha teso insidia, ma Dio glielo ha fatto incontrare, io ti fisserò un luogo dove potrà rifugiarsi. 14Ma se un uomo aveva premeditato di uccidere il suo prossimo con inganno, allora lo strapperai anche dal mio altare, perché sia messo a morte.
15Colui che percuote suo padre o sua madre, sarà messo a morte.
16Colui che rapisce un uomo, sia che lo venda sia che lo si trovi ancora in mano sua, sarà messo a morte.
17Colui che maledice suo padre o sua madre, sarà messo a morte.

Commento

Vedete bene che il codice delle leggi di Israele non è fatto solo di 10 parole, ma di un complesso numero di norme. Tutto queste norme sono dette non comandamenti, ma codice dell’alleanza. Per capire bene queste leggi dobbiamo ricordarci di una cosa: la bibbia propone un testo di legge che sono un’alleanza e non un contratto. Noi viviamo nel tempo dei contratti. Il lavoro, la famiglia, le relazioni, i progetti, tutto è regolato da precisi contratti che hanno anche una valenza economica. La bibbia non conosce contratti, ma alleanze tra pari. La differenza è che un’ alleanza non ha un valore economico, ma relazionale, di relazioni vitali tra le persone. Se prendiamo le leggi descritte in queste parole di oggi vediamo che si tratta di piccole perle che tentano di superare il dato di un contratto che prevede l’acquisto di schiavi. Non si parla di abolizione della schiavitù, ma si mette in atto una condizione per cui anche lo schiavo può diventare libero e per cui lo schiavo deve essere rispettato. Questa è l’alleanza. Si tratta di formulare leggi che riscattano il dolore umano, che non mettono in atto vendette o ulteriori violenze. Si tratta di stendere regole che in qualche modo mettano al centro l’uomo. Non siamo ancora al concetto di diritti e doveri, ma sicuramente si vuole mettere in evidenza la centralità di un’alleanza che mette a fuoco il rispetto per l’altro. In questo senso qui non abbiamo 10 comandamenti, ma un codice ben dettagliato che tenta di salvaguardare la vita.

Preghiamo

Preghiamo per la pace.

2 pensieri su “venerdì 17 febbraio

  1. Elena

    Mi viene in mente un codice civile e penale. Sto sicuramente semplificando, ma non banalizzo il significato di queste norme. È dato per una società che diventa popolo, nazione e che ha un’alleanza con Dio. Non è un’alleanza di facile comprensione per noi cristiani di oggi.
    Preghiamo perché le alleanze, tutte, mettano al centro ogni uomo e ogni donna.

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  2. srAlida

    Alleanza :relazioni vitali tra le persone, anche le leggi in essa diventano piccole perle che riscatta o il dolore umano, questo è immensamente bello e significativo perché la speranza della pace che chiediamo di cuore non venga meno. E il bene diventi di tutti.

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