– Lc 11,37-44
37Mentre stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. 38Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. 39Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. 40Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? 41Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro. 42Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. 43Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. 44Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Commento
Manchiamo di spiritualità e allora ci rifugiamo nella vita esteriore. San Francesco parlava di vita interiore, di vita dello spirito che è migliore della vita esteriore. Forse l’invito del fariseo è stato formale e serve per mettere Gesù in difficoltà. Sta di fatto che il fariseo resta veramente sorpreso per il comportamento di Gesù. Dico questo perché mi sembra che non sempre il “formalismo”, e cioè la prevalenza di ciò che è secondario su ciò che è importante, è colpevole. Vedo che può diventare un clima culturale nel quale ci si muove acriticamente. Per questo, il non fare le abluzioni può essere da parte di Gesù una voluta provocazione per entrare nell’argomento che gli interessa. Qui Gesù vuole sottolineare l’irrilevanza di disposizioni che sono ben distanti dalla sostanza della Parola e del comandamento di Dio. Gesù segnala che il problema è di grande rilievo perché non si tratta solo della distanza e differenza tra esteriorità e interiorità, ma del contrasto tra un’apparenza di rigorosi adempimenti e la realtà di un male che resta tale nell’intima realtà della persona: l’esterno del bicchiere e del piatto e “l’interno pieno di avidità e di cattiveria” Gesù evidenzia la negatività dell’atteggiamento farisaico di ipocrisia e di menzogna, mettendo a confronto-contrasto, la tragica distanza tra osservanze assurde come la decima sulle erbe selvatiche, e realtà sostanziali della vita e della fede, come “la giustizia e l’amore di Dio”. Anche questa indicazione è molto preziosa, perché conferma che bisogna “convertire” la durezza di giudizi di condanna in percorsi di giustizia, cioè in cammini pazienti di conversione e di novità di vita, perché questa è la giustizia di Dio, e quindi il primato etico dell’amore di Dio.
Preghiamo
Oggi giornata di san Valentino preghiamo per tutti gli innamorati.
Preghiamo insieme per il papà di Anna, molto ammalato. Il Signore, Dio dell’amore e della misericordia, guardi nei cuori di questa famiglia già molto segnata.
Preghiamo per chi si ama e si vuole bene. Gesù ha dato priorità all’amore, in ogni sua forma e manifestazione. Per noi, a volte, è così difficile….
Cammini pazienti di conversione , novità e di vita….nel nostro agire preghiamo che viviamo di verità ,di ciò che è giusto ,vero e bello ,che ci fa cogliere anche dentro al nostro cuore ….Mi unisco alla preghiera per il papà di Anna ,e per il virus della Cina …Per chi si adopera per guarire e soccorrere .Per le nostre comunità del Brasile e del Perù che in questo tempo sono riunite con la nostra madre generale…E per tutti gli innamorati ,e per chi al di la dell’innamoramento ama veramente .