Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Commento
tendi latua mano. Sono le parole che Gesù rivolge all’uomo che implora la guarigione. Egli sta insegnando nella Sinagoga in giorno di Sabato. Gli scribi e i farisei, più che ad ascoltare gli insegnamenti di Cristo stanno ad osservare, quasi a spiare i suoi comportamenti per trovare qualche appiglio per poi accusarlo. Non è certamente questo il modo di porsi dinanzi al Signore. La sua parola va accolta con fede e gratitudine. È quasi consequenziale poi che neanche dinanzi al miracolo trovino motivo di comprensione e di conversione. L’invidia acceca e sfocia in aperta avversione. Gesù legge nei loro pensieri e cerca ancora di gettare luce in quei cuori: «Àlzati e mèttiti nel mezzo!», dice a quell’uomo. Con quel gesto vuole dire chiaramente che l’uomo va posto al centro di ogni interesse e al disopra di ogni altro calcolo, poi aggiunge: «Stendi la mano!» e la mano guarì. Purtroppo non segue l’ammirazione per l’accaduto, non segue la loro conversione e ancor meno la lode a Dio, ma «pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù».
Preghiamo
In questo giorno dedicato a santa Lucia, una preghiera per tutti i bambini.
Ascoltare la parola di Gesù per prenderlo in tranello è proprio malvagio. Anche quando capita tra persone. Gesù mette al centro la persona ammalata e, superando tutti i preconcetti e i cattivi giudizi, libera questo uomo dalla malattia. Una libertà che sa di amore, di cura, di coraggio. Cosa che non farebbe male neppure e noi, ai nostri giorni. Preghiamo si per i bambini in attesa di S. Lucia. Certo i nostri bambini di qui non sanno di questa tradizione. Tuttavia sabato faremo la chiusura delle attività pastorali, faremo festa con e per loro e daremo alimenti, giochi e dolci.
Quante occasioni abbiamo per vivere bene la nostra vita eppure non capisco come l’essere uomini e donne e facciamo scelte così contro la vita …Si il male ci sarà sempre di ostacolo ,le gelosie … Ma abbiamo anche delle buone armi spirituali per combattere perchè vinca il bene e l’amore ..Gesù ci mette al centro proprio per sconfiggere il male .Ci doni il Signore di amare tanto la vita come dono e riconoscere il Suo amore …Prego con voi per tutti i bambini