Rom. 14,1-4
1 Accogliete colui che è debole nella fede, ma non per sentenziare sui suoi scrupoli. 2 Uno crede di poter mangiare di tutto, mentre l’altro, che è debole, mangia verdure. 3 Colui che mangia di tutto non disprezzi colui che non mangia di tutto; e colui che non mangia di tutto non giudichi colui che mangia di tutto, perché Dio lo ha accolto. 4 Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà tenuto in piedi, perché il Signore è potente da farlo stare in piedi.
Commento
Ancora raccomandazioni per la vita quotidiana. Se facciamo caso a tutte queste raccomandazioni alla fine sono tutte orientate a mettere in atto il comandamento dell’amore perché questa è la vita del credente. in queste raccomandazioni io ci riscontro una cosa importante: l’abbandono delle cose che passano il tentativo di tenere lo sguardo fisso sulle cose che rimangono per sempre. Questo testo mette in evidenza come una comunità di credenti come quella dei romani che è composta di giudei e pagani si ritrova a fare i conti con un regime alimentare diverso a secondo da dove provieni. Oggi potremmo paragonare la questione ad una tavola dove ci sono vegetariani e non solo. Paolo dichiara semplicemente questo: essenziale non è quello che mangi, ma che nessuno giudichi quello che fa l’altro. qui viene detto che il rispetto anche per le questioni più semplici come quella del cibo è un modo molto pratico per declinare l’amore per il prossimo. fermare l’attenzione su cosa uno mangia è segno di debolezza, saper dare pare dignità a tutti è segno di forza.
Preghiamo
Preghiamo per Carlo
Ci viene chiesto, nella legge d’amore, di rispettare chi è differente da noi, di non giudicarlo per le sue differenze, ma di accoglierlo, come il Padre accoglie ciascuno di noi. Credo che questo sia un passaggio fondamentale e difficilissimo per la costituzione di un mondo di pace, di rispetto e di tolleranza. Da sempre l’uomo è uguale a se stesso e cosa fa la differenza? Le scelte operate con la volontà di costruire relazioni amorevoli e buone, le scelte che rispettino il comandamento dell’amore e della compassione, le scelte che ci permettano di vivere da cristiani autentici e coerenti secondo gli insegnamenti di Gesù. Nessuno è perfetto nella fede, credo siamo tutti in cammino ed in ricerca. Ci sostenga la grazia laddove i nostri passi sono incerti e, semplicemente umani.
Una preghiera per Carlo e sempre per la pace.
Tenere lo sguardo sulle cose che rimangono per sempre, nell’essere insieme a tavola come nell’incontro casuale o consueto nel sostare o nell’ascoltare, nel fare e nell’essere… Nel nostro limite così come siamo, ma mi sembra importante questo pensare a ciò che rimane per sempre. Ci aiuterà ad amare nel rispetto di ciascuno, a creare fraternità Aiutaci Signore, per Carlo ti prego e per la pace.