
Ger. 51,44-64
44 Io punirò Bel a Babilonia,
gli trarrò di gola ciò che ha trangugiato;
le nazioni non affluiranno più a lui;
perfino le mura di Babilonia sono cadute.
45 O popolo mio, uscite di mezzo a lei,
salvi ciascuno la sua vita
davanti all’ardente ira del SIGNORE!
46 Il vostro cuore non si avvilisca,
non vi spaventate delle voci che si udranno nel paese;
poiché un anno correrà una voce
e l’anno seguente correrà un’altra voce;
ci sarà nel paese violenza,
dominatore contro dominatore.
47 Perciò, ecco, i giorni vengono
in cui io farò giustizia delle immagini scolpite di Babilonia:
tutto il suo paese sarà coperto di vergogna,
tutti i suoi feriti a morte cadranno in mezzo a lei.
48 I cieli, la terra, e tutto ciò che è in essi,
esulteranno su Babilonia,
perché i devastatori piomberanno su di lei dal settentrione»,
dice il SIGNORE.
49 «Come Babilonia ha fatto cadere i feriti a morte d’Israele,
così in Babilonia cadranno i feriti a morte di tutto il paese.
50 O voi che siete scampati dalla spada, partite, non vi fermate,
ricordatevi, mentre siete lontano, del SIGNORE,
e Gerusalemme vi ritorni in cuore!»
51 «Noi eravamo coperti d’infamia all’udire gli insulti,
la vergogna ci copriva la faccia,
perché gli stranieri erano venuti
nel santuario della casa del SIGNORE».
52 «Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«in cui io farò giustizia delle sue immagini scolpite
e in tutto il suo paese gemeranno i feriti a morte.
53 Anche se Babilonia si elevasse fino al cielo,
anche se rendesse inaccessibili i suoi alti baluardi,
le verranno da parte mia dei devastatori», dice il SIGNORE.
54 «Giunge da Babilonia un grido,
la notizia di un gran disastro dalla terra dei Caldei.
55 Il SIGNORE infatti devasta Babilonia
e fa cessare il suo grande rumore;
le onde dei devastatori muggono come grandi acque,
se ne ode il fracasso;
56 perché il devastatore piomba su di lei, su Babilonia,
i suoi prodi sono presi,
i loro archi spezzati,
poiché il SIGNORE è il Dio delle retribuzioni,
non manca di rendere ciò che è dovuto.
57 Io ubriacherò i suoi capi e i suoi saggi,
i suoi governatori, i suoi magistrati, i suoi prodi,
ed essi si addormenteranno di un sonno perenne, e non si risveglieranno più»,
dice il Re, che si chiama SIGNORE degli eserciti.
58 Così parla il SIGNORE degli eserciti:
«Le larghe mura di Babilonia saranno spianate al suolo,
le sue alte porte saranno incendiate;
così i popoli avranno lavorato per nulla,
le nazioni si saranno stancate per il fuoco».
59 Ordine dato dal profeta Geremia a Seraia, figlio di Neria, figlio di Maaseia, quando si recò a Babilonia con Sedechia, re di Giuda, il quarto anno del regno di Sedechia. Seraia era responsabile delle soste. 60 Geremia scrisse in un libro tutto il male che doveva accadere a Babilonia, cioè tutte queste parole che sono scritte riguardo a Babilonia. 61 Geremia disse a Seraia: «Quando sarai arrivato a Babilonia, avrai cura di leggere tutte queste parole, 62 e dirai: “O SIGNORE, tu hai detto di questo luogo che lo avresti distrutto, al punto che non sarebbe stato più abitato né da uomo, né da bestia, e che sarebbe stato ridotto in una desolazione perenne”. 63 Quando avrai finito di leggere questo libro, tu vi legherai una pietra, lo getterai in mezzo all’Eufrate, 64 e dirai: “Così affonderà Babilonia, e non si rialzerà più, a causa del male che io faccio venire su di lei; cadrà esausta”».
Fin qui le parole di Geremia.
Commento
Provo a concludere il commento a Geremia tra oggi e domani con questa riflessione. Come tutti i grandi profeti di ogni tempo Geremia è compreso solo dopo la sua morte. E lui lascia semplicemente queste parole: fin qui le parole di Geremia. Le generazioni successive se lo sono sentito vicino e hanno ritrovato in lui il senso della loro vita. forse nemmeno noi oggi riusciamo a comprendere la profondità e la grandezza della sue parole. Forse ci rimangono addosso solo le sue dure parole. Le parole di consolazione e di speranza forse ci sfuggono via. Conoscere e leggere Geremia vuol dire approfondire e capire meglio tutto il fenomeno profetico della bibbia, vuol dire comprendere che tipo di lettura danno questi uomini della storia, vuol dire imparare ad andare oltre ogni luogo comune quando si parla di bibbia e di storia. benché non possiamo estendere a tutti il destino di Geremia, il suo libro è fonte di informazione e di luce per comprendere il fenomeno profetico. Geremia è il profeta bruciato. Vocazione, celibato, intercessione, persecuzione, preghiera, passione, esilio. La figura di Geremia è estremamente ricca e complessa. Il profeta ci viene incontro anzitutto nello spessore della sua persona, con la sua vita cui è legato l’evento della rivelazione. Geremia mette in gioco tutto se stesso in questa opera di profezia e di vicinanza al suo popolo.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i sofferenti
Geremia mette in gioco tutto se stesso in questa opera di profezia e di vicinanza al suo popolo… Essere vicini, e rinnovare in noi prima il vero senso della vita, così da essere accanto alle persone in cammino insieme per ritrovarlo. Per questo è per tutti i sofferenti preghiamo.
Ricordiamo e preghiamo per papa Francesco.
Una preghiera per tutti coloro che soffrono e una preghiera per tutti i profeti di oggi.Uomini e donne saggi, umili, capaci di leggere attraverso le storie dell’umanità e della divinità, del creato e del creatore. Persone inascoltate e addolorate per la durezza del cuore di chi non vede, non sente, non comprende , non accoglie l’universalità di messaggi divini ed umani nello stesso tempo, portatori di luce e di speranza.