Nell’orto, tra le api e nelle varie cose che facciamo cerchiamo di darci delle priorità. Le progettiamo, le mettiamo su un foglio e poi le appendiamo sulla nostra bacheca. Anche questo modo di procedere non è una priorità costante a volte si riesce, a volte ci si perde, poi ci diciamo adesso riprendiamo. a volte questa bacheca rimane immobile per mesi, poi d’improvviso riprende vita, per poi spegnersi di nuovo. I più arditi danno nuovi suggerimenti interessanti che mettiamo (metto) in atto, ma poi ci perdiamo, mi perdo dopo poco tempo. si forse la nostra bacheca all’ingresso della casa è il miglior esempio di questa fatica a cercare priorità. Anzi la bacheca è il miglior esempio di un’altra cosa: la fatica di stare nelle priorità. Non è tutta responsabilità nostra e mia, a volte gli eventi si accavallano così tanto che non è facile stare nelle varie priorità. Il mio cuore e la mia mente a volte è come quella bacheca. Fisso delle priorità, cerco di capire come realizzarle, mi metto di impegno, poi tutto si accavalla e non ci capisco proprio più niente. Il vero tema per me non è fissare priorità, ma stare nelle priorità. Le ho ben chiare tutte le mie priorità e poi che cosa ne faccio? E soprattutto perché questa fatica a metterle in atto nella fedeltà quotidiana, nel tempo quotidiano? Vorrei sapere da voi che leggete queste righe come fate a fissare priorità, ma soprattutto a stare nelle priorità che scegliete. Magari qualche buon consiglio arriva.
Per me priorità è rendere visibile il vangelo e la vita è un compiere quotidianamente le varie faccende che si presentano davanti a me, sempre tenendo presente la mia priorità. Non sempre centro il bersaglio…. Ma ci provo continuamente. Lo Spirito suggerisce ed è un buonissimo organizzatore dell’agenda delle mie giornate. Tutto dipende da quanto io lo ascolto!
Ciao Don.
È una bella domanda la tua.
Ciascuno di noi, interiormente sviluppa delle priorità In funzione dello spirito Che agisce in lui.
Agenda ben piena, appunti ordinati e poi…a sera si controlla . Impossibile aver eseguito iil tutto a volte il pensiero diventa angoscioso ma se penso che la giornata è stata piena e ho investito nel miglio lodo il tempo e tutta la mia buona volontà…quello che non sono riuscito a fare oggi diventa la priorità di domani..e così via. Ci ho
Metto tutta la mia buona volontà e impegno..
Ci sono delle “cose” alle quali non posso e non voglio rinunciare; sono fisse dentro me. Priorità appunto… (o forse princìpi, nel senso di convinzione personale e/o valore). Mi muovo assecondandole, sapendo che comunque c’è sempre un margine per adattarle alle circostanze. Altrimenti potrebbero diventare una sorta di fissazione (o intransigenza).
Le parole di Gesù, il suo Vangelo, mi hanno insegnato nel tempo, che l’ascolto, la meditazione/preghiera, il dono…l’Amore, creano anche una “mediazione”. Come hai detto anche tu, provo a starci dentro insomma (intendo anche nelle mie priorità). Quindi in realtà, non è che saltano, rimangono accese in me, in modo da poterle sempre ripristinare.
Priorità per me vuol dire “prima di altro ” quindi dico anche dei “no” per mantenere la priorità e portare avanti quella cosa che per me o anche per il bene di tutti ( famiglia, amici…) è priorità… non facendolo e non sperando delle scelte si scombinano le relazioni della propria vita e di chi mi sta vicino. Possono essere dei piccoli no… ma anche dei grandi no…sono rinunce, lo faccio per il bene di tutti …se si ha chiaro l’obiettivo ( che cose voglio, cosa è importante per me per la mia famiglia. Per il mio lavoro, la salute, ecc… ) si applicano delle rinunce per raggiungerlo.