
Prendo a prestito la parabola del seme e del seminatore per continuare il mio discorso sulla vita spirituale. È chiaro che per me e per chi attinge alla parola sacra questo seme è la parola di Dio seminata nel cuore di ciascuno. é altrettanto chiaro che per tutti coloro che fanno riferimento ad altro, il seme seminato nel cuore è altro. ma possiamo concordare tutti, coloro che attingono alla parola sacra e coloro che attingono ad altra fonte che il cammino della vita spirituale inizia con una seminagione piantata nel cuore dell’uomo. Mi sembra che questo è un dato importante. Un ragazzo mi dice: ho tra le mani come un fuoco prezioso che mi rende felice, ma che mi fa anche paura. Io ho semplicemente aggiunto: metti nel cuore questo fuoco, avrai ancora felicità e paura, ma tu lo potrai custodire come dono prezioso. Prendo il seme della parola sacra che è stato seminato il giorno in cui ho iniziato il mio cammino di vita spirituale. Nascerà questo seme, diventerà pianta, darà frutto, il tutto dentro il mio cammino spirituale. Il Signore, la vita, hanno seminato questo seme della parola in me. So bene come tale seme seminato un giorno nel mio cuore ha conosciuto e conosce fortune e vicende diverse, ma so bene come il seme comunque cresce. Perché questo discorso sul seme della parola seminato un giorno nel mio cuore? Semplicemente per ricordare a me stesso che nel mio cuore non ci ho messo qualcosa di mio, ma un Dio che ha deciso di stare con me come seme che cresce. Semplicemente per ricordare a me stesso che la vita spirituale non me la costruisco da me, ma a partire da un dono che è il seme della parola. Semplicemente per ricordare a me stesso che non sono autosufficiente e che sono in perenne ascolto di quel seme della parola sacra seminata un giorno nel mio cuore
Un pensiero su “un seme”