Celebro le messe in occasione dell’epifania e poi torno a casa. Nel pomeriggio trovo il tempo di dare un occhio alle api. Vanno abbastanza bene. Solo 3 alveari hanno bisogno del candito, il loro cibo. Stiamo pensando per la stagione prossima di aumentare il numero degli alveari. La domanda che mi faccio è semplicemente questa: ce la faremo a fare tutto? È un pomeriggio di nebbia e di umidità. Leggo che ci ha lasciato Vialli, un po’ mi dispiace, era un bel tipo. E siamo sempre nel mio pomeriggio strano. Leggo un capitolo di un libro che mi è stato regalato e che mi sembra interessante. È scritto da un teologo-sociologico, Tomas Halik, dal titolo: pomeriggio del cristianesimo, sottotitolo: il coraggio di cambiare. Ancora un pomeriggio. Oggi è il pomeriggio che domina. Avrò il coraggio di aumentare le mia arnie? Troverò il coraggio di cambiare? O ci sarà un motivo fuori di me che mi porterà a dire rimani in questo pomeriggio senza cambiare e così arriverà la notte e mi prenderà quella nostalgia delle cose non fatte. Pomeriggio e cambiamento, che strana combinazione. Non ci avevo mai pensato. Di solito è al mattino che mi alzo con mille propositi, mille idee, mille cambiamenti. Il pomeriggio serve solo per preparare la sera. Nella gestione del mio tempo non è molto prolifico di idee, a volte il pomeriggio mi serve solo per arrivare a sera. Ed invece ecco un pomeriggio di cambiamento. Nel libro trovo una bella spiegazione di questa questione del pomeriggio e del cambiamento. Pomeriggio come maturità, come assunzione piena di responsabilità. Al mattino della vita ho sognato mille cose, a mezzogiorno arriva la crisi del mezzogiorno, la stanchezza della mezza giornata, il pomeriggio diventa l’occasione per riprendere in mano i sogni del mattino e rilanciarli come opportunità con uno slancio tutto nuovo. Sono pronto ad entrare in questo pomeriggio della maturità, della decisione, del cambiamento? Sono pronto a raccogliere i frutti del mattino per traghettarli nel pomeriggio del cambiamento? Un pomeriggio a dare un occhio alle api, che cosa interessante ne è venuta fuori.