svolta

di | 3 Settembre 2023

Ad un certo punto i dubbi devono essere sciolti, non si può procedere in eterno in questo dilemma. Qualcuno mi dice così: scegli, metti in atto percorsi di scelta e di volontà che realizzano in qualche modo le scelte. questi tipi che mi dicono di scogliere il dubbio hanno ragione. So di aver scelto, so di aver compreso dove e come muovermi nella mia vita. so tutto di questo. Non manca nemmeno l’atto di volontà. Sono riuscito anche a mettere a fuoco le cose che desidero fare e quelle che vorrei lasciar perdere. Ma sono figlio del mio tempo. E questo tempo è come un infinito centro commerciale di infinite delizie e di infinite meravigliose proposte seduttrici da vivere in un attimo, da prendere con un attimo fuggente. E io che sono figlio del mio tempo e che voglio resistere a questa società dell’effimero, del fuggevole, delle tante occasioni, alla fine ci casco sempre. E quindi altro che stare sul pezzo. Mi perdo nei lunghi corridoi del luccicante e effimero centro commerciale della vita. Tra l’altro io per scelta non sono mai entrato in un centro commerciale come Orio center e quindi dovrei essere immune a questa questione. Ed invece no. anche io mi perdo nel tempo effimero, mi concentro su una cosa e poi fuggo via. Ho l’impressione che questo luccicante benessere del nostro mondo non ha sedotto solo il corpo, ma anche l’anima. È la mia grande tentazione. Fissare un punto, e poi iniziare a costruirlo e poi dire che non è ancora quello giusto. Questo non è più dubbio, ma lasciarsi prendere dall’effimero. È interessante vedere come rischio di lasciarmi prendere da questo effimero vuoto ma attraente. Lo ripeto, le idee sono buone, la volontà c’è, anche la cura del quotidiano, ma questa  idea dell’effimero che cambia continuamente mi arriva addosso come un temporale di estate e non posso far a meno di evitarlo. La parola sacra al riguardo dice che devo semplicemente vegliare. Come sono bravo a resistere alla tentazione di non entrare nell’Orio Center così devo essere bravo a vegliare su questa mia anima e su questo mio corpo per resistere all’attimo fuggente e dare solidità alla mia scelta.

Un pensiero su “svolta

  1. Sabrina

    Buongiorno Don Sandro,
    Ti capisco benissimo quando dici che spesso si intraprendono obiettivi, pieni di energia, buona volontà e non si riescono a portare a termine come vorremmo oppure si passa subito ad altri senza controllare, senza verificare se abbiamo fatto bene, potevamo fare meglio…Un po’ per la fretta e la moltitudine di impegni che abbiamo, e che ci cerchiamo, che non ci lasciano soffermare nei momenti più belli: sboccia un pensiero, cresce con te, ne ammiri la completezza….Ma soprattutto quello che mi manca di più é condividere i momenti brutti e i successi con altre persone, che possono essere amici, colleghi, ecc…ognuno va per la sua strada. Ma ti dico una cosa tu hai una grande possibilità, hai creato insieme ad altri una Cooperativa bellissima e funzionale, ascolta solo cuore e amici sinceri, e parti sempre da ciò che ti sei ripromesso all’inizio…certo puoi cambiare ma non cambiare l’essenza del progetto…gli toglieresti l’anima pulsante che si respira a Rosciano, in quel angolo di Paradiso tra fatiche e gioie. Un abbraccio

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