sulla soglia

di | 25 Novembre 2024

ultimamente è diventata una parola magica: la soglia, stare sulla soglia. È così magica che ne perde il senso. Lego questo concetto alla parola sacra e al modo come io cammino dentro questa parola sacra. Per la verità non ci cammino proprio dentro. Camminarci dentro ha un valore positivo e uno negativo. Camminare dentro la parola ha valore positivo. È di chi la conosce, l’approfondisce, la medita, ci costruisce sopra un pensiero. È di chi cammina mano nella mano con la parola e la custodisce con amore. Questi sono coloro che camminano dentro la parola sacra in maniera positiva. Esiste un rischio: il rischio che tale parola diventi proprietà di qualcuno. La conosco così bene questa parola che ho la pretesa che diventi un po’ o solo mia ed io la so conoscere e spiegare. Preferisco allora un altro atteggiamento di fronte alla parola sacra. Non sono degno di camminare mano nella mano con la parola. Preferisco rimanere con la mia tenda ai margini della parola sacra. Poter camminare non dentro la parola, ma rimanere sulla soglia e lasciare che la parola sacra mi possa venire incontro con tutta la sua forza e tenerezza. Scelgo questo spazio ai margini, non al centro, scelgo di camminare con la parola che mi guida e on io che guido la parola. Scelgo di stare alla base del monte dove la parola si rivela o dentro la caverna come il profeta Elia che arriva a sentire la parola in una brezza di vento sottile. Rimango ai margini della parola sacra; non sempre volentieri, perché vorrei stare al centro di essa, ma so bene che la postura giusta di fronte alla parola sacra per me è questa: sulla soglia. Se devo trovare un’immagine penso a questa: la parola sacra sta dentro la bisaccia del pellegrino e non sempre mano nella mano; sta nella bisaccia e quando mi siedo lungo il mio pellegrinare stanco, tolgo laparola sacra dalla bisaccia, do un sguardo, rimango un attimo in silenzio e poi la ripongo di nuovo nella bisaccia. Ma soprattutto alla soglia della giornata, con la parola sacra condivido un nuovo giorno, sempre sulla suglia, in questo caso di un nuovo giorno.

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