Si raccolgono in cooperativa per la prima volta in 5, poi passano a 12 e al primo incontro.-proposta sono in 20 circa. Al secondo incontro- proposta diventano 30. Con silenzioso stupore li guardo quei giovani. In silenzio lavorano a idee e sogni. Ci provano. Stanno insieme, si organizzano, cercano di trovare un filo conduttore ai loro ragionamenti che io da vecchio bumer a volte faccio fatica a seguire. È difficile seguirli anche nel linguaggio, nell’uso delle parole, ma in questo sono vecchio. Eppure si muovono, producono idee, fanno cultura. E questo mi piace. Sono giovani non li ho invitato, ma si sono auto-invitati. Sono giovani a cui non ho messo nessun cappello di identità o di valore, sono giovani che vengono dai loro mondi e che provano a mettersi insieme per raccontarseli senza l’ansia di progettare. Da vecchio che lavora in un certo modo, da vecchio appunto, che poi non è da buttare, vorrei dire mille cose, puntualizzare su ogni passaggio. Vorrei puntualizzare su tutto perché io sono l’anziano che ha esperienza. Sono certo che se incomincio a prendere in mano io la situazione in un attimo se ne vanno. Sono certo che se metto le premesse di senso su tutto alla fine non ci cavo niente. Li guardo, li lascio fare, cerco di dire la mia e poi lascio che si muovano per i loro pensieri. Vengono e speriamo che possano continuare a venire. Anche su questo venire da vecchio vorrei puntualizzare mille cose: sono amici tra di loro e quindi facile venire e via dicendo. Sospendo anche quel pregiudizio che mi porta a pensare che sono giovani e hanno tutto da imparare e non sono costanti. Da vecchio vorrei aspettarli al varco e dire avete visto che ho ragione io. Ed invece per una volta sospendo tutti questi pensieri, li guardo, puntualizzo su alcune semplice questioni e poi mi metto in ascolto. E mi dico bel mondo quello dei giovani, dovremmo esserci e lasciarli provare. So che sono due parole difficili, ma intanto cerchiamo di esserci.
La fatica di sospendere il proprio giudizio e pregiudizio per vedere giovani che si mettono in movimento e lasciarsi sorprendere.
Una preghiera per i giovani perché trovino la strada verso la loro piena realizzazione. Una strada … Un Uomo!!